«Un camion di rifiuti tra cui elettrodomestici usati, porte e cemento scaricati sul ciglio della strada». È lo scenario descritto da Francesco Raciti, titolare dell’azienda vinicola Gambino vini, che nei giorni scorsi ha rinvenuto un cumulo di rifiuti a distanza di pochi metri dalla sua attività, sulla Sp 59, nel territorio di Linguaglossa.
«Abbiamo trovato quella spazzatura – prosegue l’imprenditore – all’ingresso della strada che porta in cantina». A segnalare alle autorità la microdiscarica a cielo aperto è stato lo stesso Raciti. «Fortunatamente – racconta il titolare – i carabinieri sono venuti subito, procedendo alle dovute verifiche e avviando le indagini». Da quanto si apprende, il Comune di Linguaglossa si è tempestivamente mobilitato «mandando immediatamente un mezzo per portare via i rifiuti. Le autorità – sostiene – hanno fatto il proprio dovere».
Si tratta dell’ennesimo gesto di inciviltà che secondo Raciti non va generalizzato. «Purtroppo – sottolinea – qualche imbecille c’è, ma sono una minoranza. Conosco tante persone perbene, non bisogna generalizzare». Resta il fatto che, nel frattempo, lo scenario ha allietato la vacanza di «almeno 300 turisti», secondo l’imprenditore. Per quanto attiene ai responsabili, il produttore vinicolo è sicuro che «la pagheranno». Circa l’identità «i carabinieri stanno indagando – spiega – Hanno trovato ricevute e scontrini».
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