Omicidio a Licata. Colpi d’arma da fuoco sono stati sparati, in via Palma, contro un uomo che si sarebbe apprestato a salire a bordo della propria auto. La vittima si chiamava Angelo Carità e aveva 61 anni. A indagare sono i carabinieri.
L’anno scorso, l’uomo era stato condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Giovanni Brunetto, agricoltore scomparso il 7 maggio 2013, i cui resti furono ritrovati diversi mesi dopo sotterrati in contrada Casalotti. All’origine del delitto, secondo i magistrati della procura di Agrigento, ci sarebbe stata una storia di debiti, per diverse decine di migliaia di euro, contratti proprio da Carità, che insieme a un complice avrebbe organizzato prima il rapimento e poi l’uccisione.
Carità da anni si trovava libero. L’istanza era stata presentata dai suoi legali nell’autunno del 2014, in seguito alla decorrenza dei termini per la custodia cautelare. «Fu accolta se non ricordo male a ottobre di quattro anni fa. Non mi aveva mai parlato di timori per la sua incolumità dal giorno in cui è stato scarcerato», commenta a MeridioNews il suo avvocato Antonino Gaziano.
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