Un bancomat della droga. Era il sistema utilizzato, secondo la polizia, da Orazio Junior Pino, classe 1991, pregiudicato, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di di marijuana e hashish. Il giovane è stato sorpreso a spacciare nel sottoscala di un palazzo di edilizia popolare in viale Biagio Pecorino, nel quartiere di Librino. Adesso è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza.
Nel vano, Pino avrebbe creato una fessura – come in uno sportello bancomat appunto – attraverso la quale prendere l’ordinazione e i soldi del cliente e cedere la droga. Il tutto senza dare nell’occhio, evitando di stare in mezzo alla strada. Ma gli agenti, dopo un servizio di appostamento, hanno comunque compreso il trucco, ormai utilizzato da più spacciatori.
Entrati nel palazzo, i poliziotti hanno trovato una porta di ferro da cui si accedeva al sottoscala, al cui interno hanno sospreso Orazio Junior Pino seduto su un banchetto davanti al muro con la fessura. Il ragazzo era in possesso di 79 stecche di marijuana per un peso di 55 grammi circa e 138 stecche di hashish per un peso complessivo di 124 grammi circa.
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