L’ultimo dei suoi film, The Haunting of Helena, è al quarto posto tra le pellicole italiane più visti al mondo. La pellicola è stata distribuita in Italia con il titolo Fairtytale e a dirigerla è stato nel 2012 il quarantottenne regista e ideatore creativo messinese Christian Bisceglia, insieme al suo socio Ascanio Malgarini. Australia, Russia, Turchia, Usa sono alcuni dei Paesi dove il film ha conquistato il pubblico. L’ambientazione a Latina e i protagonisti stranieri, hanno contribuito a fare di questa pellicola un successo per gli appassionati del genere horror.
Il film è stato completato a fine aprile 2012, in tempo per essere presentato al mercato del cinema al Festival di Cannes. Qui la pellicola ha convinto per primi i distributori australiani. Poi è stato acquistato da quelli turchi, a seguire dagli inglesi, fino ad approdare negli States, in sud America e persino in Indonesia. Con titoli diversi, The Haunting of Helena è stato visto in più di 40 Paesi in tutto il mondo. A Istanbul è rimasto nelle sale per quattro settimane di fila. In Italia è stato veicolato tramite il web, quindi sul portale di Rai cinema fino a diventare un dvd. «Doveva essere il pilot di una serie di piccoli horror. Ma la pellicola visionata da Rai cinema li ha convinti a tal punto che hanno deciso di investire. A disposizione avevamo un budget ridotto di appena 150mila euro», spiega il regista.
Per le festività natalizie Christian Bisceglia si è concesso una pausa. «Quando posso torno sempre a Messina. C’è la mia famiglia e ci sono i miei amici. Mi sono trasferito a Roma perché posso fare cinema, se avessi voluto costruire auto sarei andato altrove». È tornato da quelle persone e in quei luoghi che lo hanno visto muovere i suoi primi passi nel mondo della regia. La passione per il cinema ha caratterizzato la sua crescita: laureato in Giurisprudenza a Messina, per la tesi ha scelto come argomento la paternità dell’opera cinematografica. «La mia famiglia ha origini milanesi. Sono cresciuto con il concetto di praticità e autosufficienza. Loro erano operai e poi sono diventati imprenditori – spiega Bisceglia -, così anch’io ho sempre cercato di essere autonomo nelle mie scelte. Sapevo che non potevo vivere di cinema a Messina. E siccome non so stare senza far nulla, ho studiato e mi sono laureato in legge. In quel periodo ho cominciato a lavorare con attori e registi come Ninni Bruschetta e Francesco Calogero. Il mio primo lavoro è stato nel 1993 la video installazione della Via Crucis prodotta dal Teatro di Messina», esposta poi in basiliche e musei a Messina, Milano, Roma, Catania, Sidney, Montreal.
Quindi, nel 1994 la svolta: realizza, sempre per il Teatro di Messina, la videoinstallazione Visioni, opera ispirata alla liturgia spaziale e selezionata dal Guggenheim Museum di SoHo. «A quel punto avevo capito che non avrei fatto l’avvocato – ironizza il regista – e per me è cominciata una nuova vita. Ho seguito corsi di regia e sceneggiatura e realizzato documentari e videoproiezioni per opere liriche, e persino videoclip musicali tra cui Veramente di Mario Venuti». Diventa assistente alla regia e alla produzione di Nanni Moretti, Francesco Calogero, Fabio Segatori, Don Ranvaud. Lavora come sceneggiatore per la Pearson e ricopre il ruolo di editor e supervisor per la Endemol Italia. Nel 2006 il regista messinese si fa apprezzare con la commedia ambientata a Catania Agente matrimoniale, che vede tra i protagonisti Nicola Savino.
«Mi considero un artigiano dell’industria cinematografica e sono contento che l’artigianato italiano sia tornato ad essere esportato nel mondo. Nel mio piccolo cerco di far ripartire l’industria cinematografica. Per farlo non bisogna aver paura di circondarsi di persone che hanno talento, anche più di te. Adesso mi piacerebbe poter fare qualcosa per la mia Messina». Ecco perché il suo prossimo film sarà ambientato proprio in riva allo Stretto e vedrà attori messinesi nel cast. Anche questa volta sarà un horror. Christian preferisce definirla una favola gotica. Cruel Peter, questo il titolo, sarà girato a marzo. La trama è top secret, ma di certo vedrà i protagonisti muoversi tra la città del 1908, pochi giorni prima del terremoto, e quella del 2016. Molte scene verranno girate all’interno del cimitero degli inglesi, una perla architettonica e storica.
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