Lettere di licenziamento a cinque dipendenti regionali Indagati per assenteismo, al vaglio posizione di altri 16

Sarebbero cinque le lettere di licenziamento inviate ad altrettanti dipendenti regionali dell’assessorato alla Sanità, coinvolti a novembre in un’indagine della Finanza contro l’assenteismo negli uffici. Sono questi i provvedimenti assunti dalla commissione disciplinare dell’assessorato alla Funzione Pubblica nei confronti degli impiegati all’assessorato alla Salute coinvolti nel blitz anti assenteismo del 27 novembre scorso della Guardia di Finanza.

In totale nell’operazione finirono coinvolte 42 persone: 11 furbetti del cartellino finirono agli arresti domiciliari mentre altrettanti furono sottoposti all’obbligo di firma e altri 20 denunciati a piedi libero. Sono accusati di truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni. I dipendenti, grazie alla collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, sarebbero riusciti in modo sistematico ad attestare false presenze.

A distanza di due mesi è quindi scattato il licenziamento «senza preavviso», motivato dall’articolo 55 quater del testo unico sul pubblico impiego: una norma che prevede il licenziamento «per giusta causa» in caso di falsa attestazione della presenza in servizio. Oltre ai cinque già sanzionati con la massima pena, altri 16 rischiano la sospensione dal servizio senza stipendio per un periodo di tempo che va da uno a sei mesi.  

Furono sorpresi in flagrante, durante l’orario di lavoro, fuori dagli uffici, mentre prendevano il caffè o facevano la spesa, pur risultando regolarmente in servizio. La procedura disciplinare è scattata dopo che il tribunale ha trasmessi gli atti dell’inchiesta. I dipendenti con le posizioni più gravi sono stati subito convocati per presentare le loro deduzioni. 

I cinque oggetto di licenziamento non sarebbero riusciti a dare motivazioni sufficienti alla loro assenza. Il provvedimento riguarda tre portieri, un commesso e un collaboratore amministrativo che sono stati fotografati o ripresi mentre si allontanavano senza permesso o senza usare il badge dall’assessorato. Adesso la Commissione disciplinare sta valutando le posizioni di altri 16 dipendenti indagati, per due di questi sarebbe concreto il rischio licenziamento. La posizione dei restanti 14 sarebbe meno grave e per loro si profila la sospensione dal servizio senza stipendio fino ad un massimo di sei mesi, ma bisognerà attendere ancora controdeduzioni e memorie difensive.

Redazione

Recent Posts

Catania, grosso incendio al villaggio Ippocampo di mare. Minacciate diverse abitazioni

Diverse squadre dei vigili del fuoco, inviate dal comando provinciale e dalle sedi distaccate, sono…

3 ore ago

Luca Sammartino è stato assolto nel processo per corruzione elettorale

Si è concluso con un'assoluzione il processo per corruzione elettorale a carico di Luca Sammartino che era nato…

6 ore ago

L’autopsia sul 76enne morto dopo 17 giorni in ospedale a Palermo: «Mio padre era in ottima salute»

Nello stesso giorno in cui sono arrivate le dimissioni da parte del direttore sanitario di…

6 ore ago

Si è dimesso il direttore sanitario dell’ospedale Villa Sofia di Palermo

Il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo, Aroldo Gabriele Rizzo, si è dimesso. A…

8 ore ago

Augusta, il caso del cantiere del supermercato vicino al cimitero finisce in procura

«La fine delle feste natalizie è coincisa con l’apertura del cantiere per il nuovo ipermercato…

8 ore ago

Cosa sappiamo sull’omicidio del 21enne a Catania: la ragazza contesa, la sparatoria e le indagini

La gelosia e una ragazza contesa. Dovrebbe essere questo il movente dell'omicidio di Francesco Giuseppe…

12 ore ago