L’estate siciliana 2014 cancellata: qualche domanda all’assessore Michela Stancheris

LA NOSTRA BRAVA ‘AMMINISTRATRICE’ SI E’ ACCORTA SOLO A GIUGNO CHE IN ‘CASSA’NON C’ERANO SOLDI? FORSE PENSA CHE LA SICILIA SI TROVA NELL’EMISFERO AUSTRALE?

di Paolo Luparello

In un articolo comparso ieri su un quotidiano online l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris dichiara: “In cassa non ho un solo euro, l’estate 2014 in Sicilia non esiste: la possiamo ritenere cancellata”.

L’assessore sembrava sperare in 600 mila euro che sarebbero dovuti arrivare dalla “manovra bis” appena approvata dall’Ars, ma non se n’è fatto nulla.

La notizia apre tutta una serie di interrogativi.

Che cosa ci sta a fare l’assessore al Turismo se non è in grado di proporre uno straccio di programmazione in grado di animare la stagione estiva?

E se ne accorge adesso che non c’erano soldi?

E qualora ci fossero stati, i soldi, è normale che si pensi alla programmazione estiva a giugno?

O forse l’assessore pensa che la Sicilia si trova nell’emisfero australe?

E ancora: con 600 mila euro che sorta di programmazione avrebbe immaginato di realizzare l’assessore? Le solite sagre?

Ma da un assessore ‘tecnico’ non ci si sarebbe dovuto attendere qualche idea innovativa, il coinvolgimento di sponsor, la costruzione di un programma “low-cost” (meglio se “zero-cost”) attraverso la “valorizzazione” di quelle “quattro” cose di cui la Regione siciliana dispone?

E poi, l’assessore Stancheris non aveva detto qualcosa a proposito di devolvere una parte (o tutto?) del proprio emolumento a favore di iniziative culturali?

Insomma, quale è il valore aggiunto per la Sicilia di questo assessore? Ma forse la domanda andrebbe allargata!