Leoluca Orlando proclamato sindaco

Leoluca Orlando è stato proclamato sindaco di Palermo e oggi parteciperà, con la fascia tricolore, alle celebrazioni organizzate per ricordare il ventesimo anniversario della strage di Capaci che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e agli uomini della scorta.

La proclamazione è una notizia di ieri sera. Sempre ieri, ma alcune ore prima, nei saloni dell’hotel Piazza Borsa, Leoluca Orlando e alcuni assessori della sua nuova giunta hanno tenuto una conferenza stampa per presentare i primi provvedimenti adottati dalla nuova amministrazione. Un segnale importante di attenzione verso la città, per dimostrare che il cambiamento, a Palermo, è iniziato.

Qualche parola va detta sul luogo dove si è svolta la conferenza stampa. L’Hotel Piazza Borsa è stato realizzato fondendo tre edifici nel cuore del centro storico della città. Uno di questi edifici è stato prima un convento e poi, per tanti anni, la sede della presidenza della Sicilcassa. Un luogo stupendo con tetti in legno, affreschi, quadri e, soprattutto, un grande ambiente pieno di luce. Veramente bello. E molto cambiato rispetto a quando era sede di una banca. Era un edificio sempre bello: ma oggi è ancora più bello.

E la conferenza stampa? Molto ‘andante’. Con un sindaco Orlando in grande forma. Con la battuta sempre pronta. Ma anche con qualche affondo. Come quando ha detto che, da quest’anno, in Consiglio comunale “legge nuova”: niente più sedute delle commissioni ‘finte’ per mettere la firma e scappare via, tanto per acciuffare la diaria maggiorata. Fine della festa, insomma. I consiglieri comunali di Palermo non potranno più fare la ‘cresta’ sui lavori delle commissioni consiliari. Era ora che finisse ‘sta babbiata.

Una bella ‘strigliata’, a mo’ di avvertimento, anche per i dipendenti comunali e per i dipendenti delle società municipalizzate. Il messaggio è chiaro: si lavora e basta. E si lavorerà là dove è giusto che si lavori. Niente più ‘gite in barca’, insomma. E niente mozzi.

Poi una constatazione e tre notizie. La constatazione: non ci sono soldi (e questo, purtroppo, lo sappiamo). Le tre notizie. Prima notizia: “Aprirò il portone di Palazzo di città”, ha detto Orlando. Seconda notizia: il sindaco nominerà se stesso assessore al Personale. Terza notizia: cittadinanza onoraria a tutti, a cominciare dagli immigrati. Della serie: a Palermo non siamo leghisti e chi arriva dalle nostre parti e decide di stabilirsi in città è una risorsa e non un problema.

Nella sua prima apparizione Orlando ha ricordato che lui, con molta probabilità, sarà l’ultimo sindaco di Palermo. Perché tra cinque anni eleggeremo il sindaco metropolitano, ovvero il sindaco della grande aree metropolitana di Palermo. “In questi cinque anni – ha detto il sindaco – ci dobbiamo preparare e dobbiamo preparare la città a questo evento”. Se due più due fa ancora quattro è il momento in cui nel capoluogo siciliano si comincerà a parlare sul serio di decentramento.

Orlando si è soffermato sulle relazioni istituzionali. Che saranno di quattro tipi: intracomunali, Stato e Regione, europee e internazionali. A coordinare le relazioni istituzionali sarà il senatore Fabio Giambrone.

Poi ancora un’altra notizia: l’amministrazione comunale lancerà una sottoscrizione per acquistare la casa dove è nato e cresciuto il giudice Paolo Borsellino, del quale, quest’anno, ricordiamo – come per Falcone – il ventesimo anniversario della sua scomparsa (e della scomparsa degli uomini e delle donne della sua scorta periti con Borsellino nella strage di via D’Amelio). Con i soldi raccolti con la sottoscrizione verrà acquistata la casa- che si trova nel popolare quartiere della Kalsa -dove è nato e ha vissuto nelgi anni della giovinezza Paolo Borsellino.

Poi è stata la volta di alcuni assessori. Ha cominciato Ugo Marchetti. Generale della Guardi di Finanza, consigliere della Corte dei Conti, Marchetti si occuperà di bilancio. Incarico delicato, se è vero che il Comune di Palermo – stando a quello che si conosce – presenta un deficit di circa 530 milioni di euro. Proprio ieri, subito dopo la conferenza stampa, il sindaco e l’assessore Marchetti si sono recati negli uffici del commissario straordinario del Comune, Prefetto Silvia Latella, per saperne di più sui conti un po disastrati del Comune.

L’ingegnere Cesare La Piana, già ai vertici delle Municipalizzate della città, sarà l’assessore comunale che si occuperà delle società partecipate. Avrà un bel da fare, se è vero che anche queste società – o almeno alcune di queste società – sono ridotte maluccio, visto che sono sate riempite di personale (leggere precari stabilizzati).

La Piana si occuperà anche degli animali. Anche questa notizia, per un attimo, ha generato un po’ di confusione, perché tanti sono sentiti oggetto di attenzione (con i tempi che corrono non c’è da stupirsi…). Poi lo stesso ingegnere La Piana ha diradato i dubbi, spiegando che si occuperà degli animali classici: cani, gatti e via discorrendo. Per i quali è previsto un censimento e anche – e sarebbe veramente ora! – un cimitero. Una proposta civile (a Villa Piccolo, a Capa d’Orlando, la famiglia Piccolo di Calanovella realizzò, nei primi del ‘900, un cimitero per i cani della famiglia che ancora oggi è possibile visitare).

Giuseppe Barbera, docente di Arboricoltura alla facoltà di Agraria di Palermo, figura storica dell’ambientalismo europeo, si occuperà di ville, giardini e innovazione. Barbera ha annunciato notizia molto importanti. In primo luogo 4 mila metri quadrati di fiori nei quartieri periferici della città. Anche in questo caso, un segnale chiaro: Palermo non è e non sarà solo il ‘rettangolo della borghesia’: via Libertà, via Roma, Piazza Massimo, via Mariano Stabile, Piazza Croci, Piazza Politeama (o Castelnuovo) e via continuando. Ci sono anche le periferie. Per le quali ci sarà attenzione.

Buone notizie anche per il Parco cittadino della Favorita. Al via la pulizia dei viali e il ripristino dei sentieri.

Novità anche per Villa Garibaldi. E’ la splendida Villa di Piazza Marina. Che Barbera si impegna a rendere vivibile. In questo luogo è possibile ammirare ficus secolari di rara bellezza. Miracoli della natura. Ci sono anche tante statue. Tutte senza testa. Chissà, magari è la volta buona: magari questa Villa bellissima tornerà a splendere.

 

Redazione

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