«Di padre in figlio». E infine dono per l’intera comunità. Arriva da Lentini la storia di un regalo, quello che
Giuseppe Cardello, apprezzato poeta cuntastorie, ha voluto fare ai suoi concittadini: un albero, un abete
storico, portato dal giardino di casa sua alla piazza centrale della città, dove è stato addobbato per il Natale.
«Ci pensavo già da un po’ – spiega Cardello a MeridioNews – e così quest’anno con mia moglie e
mio figlio abbiamo pensato di donarlo». Dietro al gesto, c’è la storia di un albero che «è nato circa 50 anni
fa, da un ramo che mio padre portò dalla nostra campagna per fare l’albero di Natale – racconta – Da quel
ramo caddero dei semi sul grande vaso dove lo avevamo collocato e poi, a sorpresa, ha preso vita l’abete, che è
rimasto sul balcone di casa per trent’anni, fino a quando mi sono trasferito nella mia nuova abitazione. Qui
l’ho messo nel giardino e ci ha accompagnati per altri vent’anni».
Vent’anni in cui l’abete è cresciuto per oltre dieci metri di altezza, con tutte le conseguenze. «Era troppo grande e le radici stavano cominciando a fare dei danni – specifica il cuntastorie – tra
l’altro non dava nemmeno respiro agli altri alberi, così abbiamo deciso di donarlo alla città e quest’anno sarà l’albero dei lentinesi».
Separarsene, però, non è stato semplice. Cardello è un ragazzino quando vede nascere
l’abete, che poi lo ha accompagnato per tutta la sua vita. C’era quando si è sposato, c’era quando è nato suo figlio Iacopo, anche lui poi cresciuto insieme a quello che da sempre è stato l’albero di Natale della
famiglia. «Adesso, alla fine della sua
vita, è diventato l’albero di Natale di tutti i cittadini lentinesi», sottolinea l’uomo che non nasconde di essere «molto
legato all’abete per ragioni di affetto, tanto che ne sentiremo la mancanza».
Cardello ha documentato il trasferimento dell’albero su Facebook, dove ha postato le foto dello spostamento del fusto
dal giardino di casa a piazza Duomo che ogni anno, come da tradizione, viene addobbata per le feste natalizie.
«Abbiamo tramandato questa storia per due generazioni e adesso la doniamo alla cittadinanza intera. Sono stati in molti a gradire il regalo – rivela – e qualcuno mi ha anche fermato per strada per ringraziarmi». Un gesto che sotto le feste natalizie ha lo
scopo di «fare in modo che l’albero diventi un simbolo di unione per la città perché a prescindere da ogni
visione – conclude Cardello – la città va aiutata».
In questi giorni l’albero è stato sistemato nella piazza centrale della cittadina, di fronte alla chiesa madre e
proprio per il pomeriggio di oggi, nel giorno dell’Immacolata concezione, è in programma l’accensione delle luci. Che per la prima
volta non emozioneranno solo i vecchi proprietari ma l’intera comunità.
Diversi colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro la saracinesca chiusa di un negozio…
Il ministero dell'Interno ha assegnato alla nave ong Resq People, che ha 63 migranti a…
Sono in corso delle indagini su un raid all'interno dell'istituto di anatomia patologica del Policlinico…
Auto vendute con un chilometraggio taroccato, ovvero scalato per avere un valore di mercato superiore,…
Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…