Sarebbero stati tre ragazzini minori di 14 anni a distruggere e imbrattare di escrementi la targa in memoria delle vittime di mafia a Lentini. E lo avrebbero fatto per gioco. È il risultato delle rapide indagini portate avanti dal commissariato di polizia della cittadina siracusana dopo il gesto vandalico di ieri nella villa Marconi.
La notte tra giovedì e venerdì ignoti avevano distrutto la targache commemorava il poliziotto Filadelfo Aparo, Cirino Catalano, l’operaio Carmelo Di Giorgio, Alfio Pisano e l’imprenditore Francesco Vecchio. Era stata collocata in una piccola aiuola della villa Marconi lo scorso 23 maggio, su iniziativa del primo istituto comprensivo Vittorio Veneto e della coop Beppe Montana, in occasione della strage di Capaci.
Il sindaco Saverio Bosco, condannando duramente il gesto, ha promesso che ne verrà realizzata una «più grande e più bella». Mentre la referente di Libera Giovanna Raiti, sorella di Salvatore Raiti, lentinese ucciso dalla mafia, aveva subito indicato la possibilità che gli autori fossero minorenni: «Vorrei ricordare che la mafia ha manovalanze di ogni età, tra cui anche minori. Dobbiamo combattere questo lato di Lentini, per questo invito la cittadinanza ad alzare la testa e ribellarsi a tutto questo, a schiena dritta». Adesso gli agenti hanno individuato i tre responsabili che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero agito per gioco.
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