IL GRUPPO PARLAMENTARE ALL’ARS DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHIEDE LA BONIFICA DEI TERRITORI E LA SALVAGUARDIA DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI
LEni vuole lasciare Gela e disimpegnarsi in generale nellIsola? Benissimo, laccompagneremo alla porta, ci guadagneranno immensamente lambiente e la salute dei siciliani. Prima però bonifichi il territorio e risarcisca la Sicilia, compresi i lavoratori, che ora vedono mancarsi improvvisamente la terra sotto ai piedi.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle allArs è categorico sulla vicenda del petrolchimico di Gela, che tiene col fiato sospeso i dipendenti della raffineria e dellindotto.
Ci dispiace immensamente per loro – affermano – e ci adopereremo perché siano messe in campo tutte le misure per consentirgli di non sprofondare nel baratro dellincertezza o di ripercorrere la via Crucis già percorsa dagli operai della Fiat di Termini Imerese, grazie allinsipienza dei nostri governi, regionale e nazionale. Ancora una volta un grosso gruppo annuncia di tirare i denti fuori dal collo dellIsola dopo averla dissanguata e senza prospettate contropartita alcuna. E questo il ringraziamento per avere favorito lEni con royalties ridicole e concessioni di grande favore. Non possiamo permettere atteggiamenti del genere, per il rispetto dei lavoratori, ma anche di tutti i siciliani che hanno il diritto di vivere in ambienti salubri e non allombra di pericolose ciminiere.
Al presidente Rosario Crocetta, allassessore Linda Vancheri a anche al Roverno Renzi i parlamentari chiedono impegni concreti e immediati, che vadano al di là dei soliti vuoti proclami.
Siamo stanchi – dicono i parlamentari – di effetti speciali mediatici, seguiti dal nulla. E più di noi lo sono i siciliani che scontano sulla loro pelle questi atteggiamenti. Questo annunciato ed improvviso disimpegno è prepotenza bell’e buona, che mette a nudo lassoluta mancanza di un piano industriale di riconversione del governo: dove sono stati finora Crocetta e lassessore Vancheri, dovè lIrsap, dovè Confindustria? Battano un colpo, ma lo facciano subito. Il tempo è ampiamente scaduto.
Il Movimento 5 Stelle, da parte sua, promette di coinvolgere nelloperazione la sua deputazione nazionale, per fare pressing anche sul governo Renzi.
E una partita – dicono i deputati di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle – che va giocata su due tavoli. Il disimpegno annunciato dallEni, del resto, coinvolge altri impianti in Italia.
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