Le ‘Rosse’ Ferrari e cena di vip a Siracusa, in una città che sa anche compatire i ‘poveri ricchi’…

IERI SERA UN ‘PEZZO’ DI ORTIGIA E’ STATA RECINTATA E DATA IN PASTO A SCEICCHI ED ESPONENTI DELLA ‘MILANO DA BERE’ ARRIVATI CON LE LUSSUOSE AUTOMOBILI O CON LE ALTRETTANTO LUSSUOSE BARCHE. CHISSA’ COSA AVREBBE DETTO E SCRITTO ARISTOFANE…

A Siracusa, in queste ore, non si parla d’altro. L’argomento che fa discutere è la manifestazione, con tanto di cena di gala, che è andata in scena ieri sera nel cuore della città Aretusea, nell’isola di Ortigia. A dare spettacolo in Piazza Duomo è stata la Ferrari, la celebre industria automobilistica, sbarcata in Sicilia non si capisce se per promuovere Siracusa o se per auto-celebrarsi.

Alla fine l’abbinata Siracusa-Ferrari non è stata una cattiva trovata. Vedere le automobili della casa di Maranello percorrere le vie di Ortigia con il mare sullo sfondo, o le stesse Ferrari parcheggiate nella Piazza centrale della Città Aretusea, tutto sommato, si può accettare. Non è stato questo lo spettacolo ‘tascio’, come si direbbe a Palermo.

La scena un po’ pacchiana – anzi piuttosto ‘tascia’ – si è consumata dopo. Quando circa 200 vip si sono dati appuntamento in un ‘recinto’ appositamente creato, sempre nel cuore di Ortigia, per dare luogo a una cena di lusso, con camerieri in livrea.

Così, da una parte c’erano i comuni mortali e, dall’altra parte, gli abitanti di Siracusa, incuriositi, se non divertiti, da una manifestazione di vip arrivati chi in Ferrari, chi con lussuose imbarcazioni.

(sopra, foto tratta da giornalesiracusa.com)

Noi non eravamo presenti alla scena (non alla cena, perché non saremmo stati tra gli invitati). Ma avremmo tanto voluto esserci, per misurare la distanza, quasi siderale, tra gli abitanti di una città che è sempre stata aristocratica nella cultura e nella storia e questi vip arrivati da chissà dove, tutti intenti a darsi un contegno.

Sì, sarebbe stato interessante notare il contrasto tra una città dove passato, arte e cultura classica sono sempre presenti – anche se non sempre accompagnate da amministratori pubblici in grado di capire e valorizzare lo spirito di una città – e la presenza di questi personaggi che, tirando le somme, hanno solo fatto sfoggio di denaro in una città che offre ‘articoli’ che loro non possono comprare, trattandosi, peraltro, di cose che molti di loro, forse, non possono nemmeno apprezzare.

Si racconta che a dare manforte ai ricconi arrivati ieri sera con le Ferrari – clienti affezionati del prodotto di Maranello, dirigenti del mondo industriale italiano, sceicchi arabi e, in generale, una varia e danarosa umanità – c’erano politici siciliani di marca renziana. Volendo, le due categorie dello spirito – ricconi in Ferrari e seguaci dell’ex Sindaco di Firenze, oggi massimo rappresentante della nuova ‘Ideologia tedesca’ in Italia – non si elidono: anzi, si mescolano bene, specie se ‘frullati’…

Tutti insieme per una riedizione di dandismo di serie B: quasi un maldestro tentativo di scimmiottare la ‘Milano da bere’ in salsa aretusea…

Che dire? I siracusani sono troppo ‘aristocratici’ per dare peso ai ricchi che si sono impossessati, per una sera, di un ‘pezzo’ di Ortigia. Non sono tipi che tirano pomodori e uova marce in testa, insomma. Al massimo, gli rifilano qualche commedia di Aristofane…

Però, nei commenti, non sono mancati coloro i quali fanno notare una contraddizione: da una parte la cultura, intesa come strumento per eliminare le diseguaglianze; dall’altra parte chi ha scelto una città, nota per la propria millenaria cultura, per celebrare una presunta ‘differenza’ (il cordone per tenere fuori i comuni cittadini dalla cena di gala dei vip).

Commento probabilmente frutto di un non siracusano. Perché ad essere rimasti fuori, ad essersi auto-esclusi, ieri sera, sono stati proprio i vip barricati tra aragoste, vini pregiati e camerieri in livrea, non certo i siracusani, che queste cose nemmeno le considerano. 

Semmai qualche considerazione andrebbe fatta sull’attuale politica siracusana di marca renziana. Una città dove i musei fanno fatica a rimanere aperti nel fine settimana, dove gli stranieri si perdono senza che nessuno sappia una parola d’inglese, dove non esiste ancora un catalogo dei suoi musei, né cartaceo né sul web.

I vip che ieri sera si sono ‘rinchiusi’ tra aragoste, vini pregiati e camerieri in livrea, in un angolo recintato di Ortigia – magari con la benedizione del Sindaco di Siracusa e degli attuali ‘vip’ crocettiani – verranno in soccorso di una Regione che ha abbandonato i Comuni siciliani? Qualcuno degli organizzatori si è scomodato ad affrontare questo tema?

Foto di prima pagina tratta da ragusanews.com

 

 

 

Redazione

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