Le piazze piene per Piera Napoli e le sue canzoni Chi era la cantante neomelodica uccisa a Cruillas

Ammore ammore ammore, Sono una donna, Come faccio a non amare te. Canzoni d’amore che alternavano italiano e napoletano, ritmi dal sapore latino, talvolta, per fare ballare il suo pubblico nelle piazze. L’ultimo lavoro di Piera Napoli, cantante neomelodica uccisa stamattina nel suo appartamento in via Vanvitelli – a Cruillas, borgata periferica di Palermo – risaliva al 2016, prodotto dalla casa discografica catanese di settore Seamusica e si chiamava, ironia della sorte, L’essenza della vita

Negli ultimi anni, Piera Napoli si era dedicata alla famiglia: ai suoi tre figli e al marito Salvatore Baglione, che al momento si trova in caserma per essere sentito dai carabinieri e dal pubblico ministero dopo essersi presentato spontaneamente alla stazione dell’Uditore. Molto attiva sui social, la 32enne gestiva due pagine pubbliche e una privata su Facebook dove, fino a poche ore prima di essere uccisa, condivideva frasi e immagini. Uno degli ultimi contenuti pubblicati è un meme dal sapore piuttosto inquietante: «Vuoi che ti portino dei fiori il 14 (San Valentino, ndr)? Muori il 13», recitava. 

Di lei restano i tanti video su YouTube, le immagini degli abbracci del pubblico di tante piazze come Borgo Vecchio e Sperone, e poi i video musicali girati tra le strade di Palermo e moltissimi feat – canzoni cantate con altri colleghi neomelodici, tra cui la notissima Made in Palermo con Tony Seminara e Martina Corrao. Un brano da otre 240mila visualizzazioni. «Fino a qualche ora prima di morire ridevi… Riposa in pace», scrive un amico sulla sua pagina personale. 

E sempre ai social network anche il marito Salvatore Baglione affidava la sua frustrazione. Dopo avere augurato a tutti una buona domenica, lui, che nel suo stesso profilo si definisce Bravo ragazzo, si era dilettato a postare immagini con frasi che parlavano di rispetto, post presi d’assalto negli ultimi minuti da molti contatti che hanno speso per il marito di Piera Napoli parole tutt’altro che gentili. Tra questi quello che colpisce di più è stato inserito da un amico della coppia: «Totò eri innamorato di tua moglie, bhoooooo sono senza parole».

Gabriele Ruggieri

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