“Le indennità dei politici? Commisuriamole ai redditi degli elettori”

Commisurare le indennità dei politici al reddito medio dei propri elettori. Questo stimolerebbe gli amministratori degli enti locali e i parlamentari regionali e nazionali a far crescere economicamente i territori che li eleggono.

A proporlo è Rosa Vitale, candidata di “Fare per Fermare il Declino”, il Movimento di Oscar Giannino, al Parlamento nazionale in Sicilia.

“Non si può pensare di entrare in politica per prendere – sottolinea Rosa Vitale – perché la politica, come insegnava don Luigi Sturzo, è, prima di ogni altra cosa, un servizio in favore degli altri. La politica deve far crescere il bene comune, fornendo soluzioni ai problemi della società”.

“Oggi, in Europa – aggiunge la candidata in Sicilia alle elezioni politiche di ‘Fare per Fermare il Declino’ – la partita si gioca sulla crescita economica dei territori. Di conseguenza, la remunerazione dei politici va legata alla crescita dei territori dove operano”.

Da qui la proposta di Rosa Vitale: “L’indennità dei politici – dice – dovrebbe essere definita in maniera proporzionale al reddito pro capite medio del cittadino. Modulando l’indennità in ragione del ruolo che si ricopre”.

“L’indennità di un amministratore comunale – precisa sempre la candidata del Movimento di Oscar Giannino – dovrebbe essere commisurata al reddito medio del cittadino del Comune. Si potrebbe pensare, ad esempio, ad un’indennità pari al doppio del reddito medio per un consigliere comunale e al triplo del reddito medio per un assessore”.

“Lo stesso metodo – afferma ancora Rosa Vitale – andrebbe applicato, per ciò che riguarda la Sicilia, ai parlamentari regionale e nazionali. Prevedendo un’indennità parlamentare ovviamente superiore a quella di un consigliere comunale o provinciale. Ma sempre agganciata a reddito medio degli abitanti”.

“Questo metodo di calcolo delle indennità – dice ancora la candidata del Movimento di Oscar Giannino – spingerebbe i politici a far crescere economicamente i territori presso i quali operano. Perché all’aumentare del reddito medio degli abitanti che amministrano aumenterebbe la loro indennità”.

“Si potrebbe infine prevedere – conclude Rosa Vitale – un’eventuale premialità a fine mandato, commisurata all’andamento di indici quali il tasso occupazionale, il tasso di diminuzione della spesa pubblica, il tasso di incremento del reddito pro capite o l’aumento del Pil della propria aria di provenienza. Avremo finalmente legato le sorti dei nostri rappresentanti politici a quelle dei loro elettori”.

 

 

Redazione

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