Motorini che sfrecciano a tutta velocità con a bordo centauri senza casco tra una folla di incitatori ai lati della strada. Tra il rombo degli scooter, c’è chi applaude, chi urla frasi esortative e chi riprende tutta la scena con il cellulare in mano. Diversi video, di una decina di secondi ciascuno, sono stati pubblicati su vari profili TikTok. Ed è lo stesso social ad allertare con un avviso chiunque si ritrovi i filmati scorrendo nella propria home – tra i Per te selezionati anche automaticamente dall’app – che «la partecipazione a questa attività potrebbe causare pericoli a te o ad altri». E, in effetti, la gara si svolge senza transenne per separare il pubblico dagli scooteristi, senza che nessuno di loro indossi un casco di protezione e senza la presenza dei vigili urbani o di altre forze di polizia a controllare.
Nel testo aggiunto alle immagini si legge che a gareggiare, lungo la strada provinciale 137 che collega Paternò a Belpasso (nel Catanese) nella mattinata di domenica, sono degli scooteristi legati a una officina del territorio. In un commento a uno dei video è lo stesso autore che ha pubblicato il contenuto a spiegare, rispondendo alla domanda di un curioso, che il team di trova a Santa Maria di Licodia. In un commento a un secondo video, però, alla stessa domanda un altro uomo che ha caricato il filmato della gara risponde che invece si trova a Paternò, sempre in provincia di Catania.
La stessa cittadina a cui si rimanda anche tra le informazioni della pagina Facebook dell’officina. Sul profilo social, con cadenza più o meno regolare, viene pubblicato anche un post in cui chi lo gestisce annuncia a tutti gli «appassionati scooteristi» che si eseguono «modifiche in qualsiasi genere di variatore». Un’operazione che serve per aumentare le prestazione dello scooter – che a quel punto in gergo viene chiamato «truccato» – che è legale solo nel caso in cui i mezzi vengano utilizzati soltanto all’interno di piste per gare, ovviamente autorizzate. A differenze di queste organizzate, al pari di quelle con i cavalli, sempre in strade secondarie di quest’area del Catanese che sono del tutto abusive e spesso collegate anche a scommesse clandestine. All’inizio di marzo una di queste è stata bloccata, dopo un’indagine partita dai social, con un blitz dei carabinieri a Santa Maria di Licodia. In quell’occasione tutto si sarebbe svolto anche all’ombra del clan Laudani.
«Abbiamo gli aerei», è uno dei commenti più ricorrenti – con accanto emoji di aeroplani, razzi, coppe e medaglie – ai video che contano già migliaia di visualizzazioni e decine di condivisioni. Così come quelli dello stesso stile, negli stessi profili, che risalgono più indietro nel tempo. Ce ne sono alcuni registrati e pubblicati anche diversi anni fa, a partire dal 2018, e che fanno riferimento al team Scarface. Che prende il nome dal film in cui è Al Pacino a vestire i panni di Tony Montana, il criminale e signore della droga. E sono diverse le mascherine anteriori dei motorini su cui compaiono gli adesivi proprio di Scarface. Negli stessi profili, si possono vedere anche i video ricordo e le immagini del funerale di un ragazzo di 20 anni, che molti chiamano «fratellino», morto proprio in un incidente stradale mentre si trovava a bordo del suo scooter.
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