Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli straordinari nel quartiere di Picanello. Nella circostanza, sono stati controllati numerosi pregiudicati e persone sottoposte ad arresti domiciliari.
In piazza Pergolesi è stato controllato un gruppo di giovani, tra i quali un minore privo di documenti ha destato l‘attenzione dei poliziotti. In base ad alcune informazioni acquisite sul posto, infatti, è emerso il sospetto che il giovane avesse abbandonato la scuola obbligatoria.
A seguito di attività investigativa si è appreso che il ragazzo, insieme al fratello, è stato indotto a raggiungere il padre che lavora in Germania, per essere impiegato in aiuto del genitore. Abbandonati gli studi, dunque, venivano impiegati in attività lavorativa prima dell’età prevista per legge. Ad aggravare il quadro, il fatto che entrambi i ragazzi sono minori di anni 14.
A tale constatazione, ambedue i genitori sono stati indagati in stato di libertà per il reato che punisce chi, avendo la potestà genitoriale, impiega i minori prima del compimento dei 16 anni e viene meno agli obblighi di fargli concludere l’istruzione scolastica obbligatoria. Attesa la gravità dei fatti evidenziati e al fine di trovare soluzioni volte al recupero di detti minori, sono stati informati anche i servizi sociali.
Corre l’obbligo di ricordare che la legge 296/2006, rivolgendosi a chi esercita la potestà genitoriale, prevede che “..l’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore”. La citata legge prevede anche che i minori possono essere impiegati in attività lavorative solo dopo il compimento degli anni 16.
(Fonte: ufficio stampa questura di Catania)
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