Lavoratori Multiservizi con una mascherina a settimana Sindacati: «Insufficienti». La replica: «Presto le altre»

Una mascherina da utilizzare per sette giorni, un parco mezzi fatiscente e nessuna sanificazione dei veicoli. Ad accendere i riflettori sulle difficoltà degli operatori della Multiservizi, la società partecipata al 100 per cento dal Comune di Catania, è il rappresentante sindacale Asal (Associazione sindacale autonoma lavoratori), Biagio Fragapane. «Le mascherine – spiega il sindacalista a MeridioNews – vengono fornite una volta a settimana nella misura di una per operatore». Quantità non sufficiente per Fragapane, «perché – sottolinea – hanno una durata molto limitata e non sono utili a garantire l’immunità dal coronavirus». 

Circostanza che, in un momento di emergenza, metterebbe in serio rischio le condizioni di salute dei lavoratori. «Inoltre – continua – il personale non dispone di tutti gli strumenti idonei per lavorare in sicurezza». La replica del presidente della partecipata che si occupa della manutenzione del verde e delle strade cittadine, Massimo Lombardo, non si fa attendere. «Al momento – replica al telefono contattato dal nostro giornale -, esattamente come ogni altra struttura, anche sanitaria, stiamo avendo difficoltà nel reperire le mascherine, che vanno utilizzate comunque quando gli operai ci si muove con i mezzi aziendali. Ma in ogni caso – specifica – abbiamo già ordinato un nuovo carico ed entro questo fine settimana dovrebbero arrivare». 

Ma a preoccupare l’organizzazione sindacale autonoma ci sono anche altre questioni: mancata sanificazione dei furgoni e assenza di tute idonee. C’è poi la questione autoparco e infine l’assembramento di decine di lavoratori, in violazione del decreto governativo, che ogni giorno si accalcano per timbrare il cartellino all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, divenuto la nuova sede della Multiservizi a seguito del via ai lavori di demolizione dell’ex palazzo delle Poste. 

Per ognuno di questi nodi il presidente Lombardo mostra perplessità. «Le tute – spiega – non sono previste da nessuna circolare emanata dal ministero. Tra l’altro – commenta – non so a cosa servano, dal momento che si tratta di una malattia che si contagia tramite le vie respiratorie». In merito alla sanificazione degli abitacoli dei mezzi a disposizione dei lavoratori Lombardo precisa: «Abbiamo dato lo stesso prodotto – afferma – che viene utilizzato dagli uffici comunali per l’igienizzazione delle mani». Subito dopo aggiunge: «La sanificazione dei mezzi è priva di ogni utilità, dal momento che il Covid-19 è un virus che rimane nell’aria». 

Alcune foto mostrano gli assembramenti dei dipendenti. Sul punto il presidente di Multiservizi è chiaro e rimanda la responsabilità ai singoli: «Abbiamo raccomandato ai lavoratori il rispetto delle prescrizioni e quindi mantenere sempre la distanza di sicurezza. Gesto che dovrebbe essere una accortezza loro».

Gabriele Patti

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