GLI OLTRE 200 DIPENDENTI DI ACQUE POTABILI SPA TRANSITANO PRESSO L’ATO DEL CAPOLUOGO SICILIANO. IL RUOLO DEL PREFETTO DEL CAPOLUOGO DELL’ISOLA
Per qualche giorno si era temuto tempo il peggio. E cioè che 52 Comuni della provincia di Palermo restassero senz’acqua. Questo perché, qualche mese addietro è fallita la società provata che ha gestito il servizio in questi Comuni: Acque Potabili Siciliane spa.
In verità, i dipendenti – oltre 200 unità – hanno continuato a lavorare e ad assicurare il servizio. In attesa di trovare una soluzione. Alla risoluzione del problema ha lavorato l’assessore regionale, Nicolò Marino.
Alla soluzione, alla fine, si è arrivati: ieri il Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, ha disposto la requisizione del complesso aziendale di Acque Potabili Siciliane spa in favore dell’Ato di Palermo. Ciò significa che, già da oggi, il servizio idrico, ai 52 Comuni del Palermitano, verrà assicurato dall’Ambito territoriale ottimale di Palermo, oggi commissariato.
Sarà l’Ato di Palermo a retribuire il personale ex Acqua Potabili siciliane spa.
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