«La Lomax ricorre e riparte». E’ con queste parole che i gestori dell’associazione culturale intitolata all’etnomusicologo americano Alan Lomax e con sede a San Cristoforo annunciano la ripresa dei concerti serali. Dopo lo stop imposto dalla polizia municipale – con annesso verbale di circa mille euro – la scorsa settimana e, soprattutto, dei rapporti tesi con alcuni residenti. «Un caso isolato», spiegava una delle socie Lomax, perché «molti abitanti del quartiere apprezzano quello che facciamo. Questa zona era covo di spacciatori, ma adesso è più tranquilla e pulita, perché la sala è ben frequentata e si può passare per strada anche la sera, mentre prima era molto difficile». E così il locale riprenderà la programmazione da venerdì prossimo. Con qualche precauzione: tra l’insonorizzazione della struttura e una campagna di crowdfunding.
In settimana i soci Lomax – non solo sala concerti, ma anche centro aggregativo per i ragazzi del quartiere – hanno provveduto a contestare la sanzione «e soprattutto la diffida, che risultano del tutto ingiustificate ai sensi delle normative vigenti» con cui il locale sarebbe già adeguato, spiegano. Ma la questione non è solo burocratica e ha tutto a che vedere con la presenza dell’associazione culturale nel quartiere. Così i soci hanno anche indetto un’assemblea di vicinato, per capire come andare incontro alle eventuali problematiche dei residenti.
«Abbiamo potuto riscontrare un vastissimo appoggio e solidarietà da parte dei vicini di casa, che nella stragrande maggioranza percepiscono la Lomax come una risorsa e come un grande valore che arricchisce il proprio tessuto urbano – raccontano – Daltro canto, il confronto molto schietto e aperto ha potuto evidenziare anche il disturbo che viene percepito da un numero estremamente esiguo e limitato di vicini durante i concerti». La soluzione proposta dalla Lomax è quindi quella di proporre musica dal vivo solo durante il fine settimana e, come già in precedenza, concludere a mezzanotte limitando il volume durante l’intera esibizione.
Una soluzione tampone, almeno fino a quando la struttura non verrà rinnovata «partendo dallinsonorizzazione del tetto e dal potenziamento delle dotazioni strutturali», spiegano i soci. Per raggiungere l’obiettivo servirà un finanziamento non indifferente. Per questo la Lomax chiede aiuto ai frequentatori abituali e a tutti i cittadini, con una campagna di raccolta fondi – da venerdì prossimo disponibile su sito presto rinnovato – «che ci auguriamo possa portarci, nel corso dellestate, ad iniziare i lavori di ristrutturazione e il completamento dei lavori di insonorizzazione». Per un nuovo inizio a partire da settembre 2014. Una data non casuale, considerato che proprio quest’anno i soci festeggeranno i dieci anni di vita dell’associazione culturale e che si preparano alla ricorrenza, a gennaio 2015, del centenario del compleanno di Alan Lomax.
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