Da un lato il movimento#iostoconsantipalazzolo, dall’altro il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, che in una lettera inviata alla Gesap, la società che gestisce il Falcone Borsellino, chiede che sia fatta chiarezza. Al centro l’affidamento nel 2008 di spazi all’interno dello scalo a «due aziende, senza procedura di gara e a condizioni nettamente più svantaggiose per la Gesap», rispetto a tutte le altre aziende che hanno ottenuto «tale concessione, peraltro, a seguito di gara pubblica» denuncia il primo cittadino.
L’affaire Palazzolo continua a tenere banco. E nel giorno del sit-in all’aeroporto del movimento pro pasticcere, che chiede l’azzeramento del Cda della Gesap per non aver concesso la proroga del contratto di locazione all’uomo che con la sua denuncia ha fatto arrestare Roberto Helg, il presidente della Camera di commercio di Palermo, per una tangente da 100mila euro, a scendere in campo è anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il primo cittadino ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Consiglio di Amministrazione della società, sollecitando la presentazione, alla prossima assemblea dei soci, di «una relazione dettagliata» sull’affidamento degli spazi nel 2008 a Palazzolo. Spazi, che aveva spiegato nei giorni scorsi Dario Colombo, ad di Gesap, a MeridioNews, erano stati dati in base a un affidamento diretto. Senza bando di gara insomma.
Il Comune di Palermo ha chiesto, inoltre, che la relazione sia trasmessa «immediatamente» alla Procura perché si accerti «ogni eventuale illecito penale». «L’aver doverosamente denunciato l’illecita richiesta di denaro da parte dell’allora presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg – dice Orlando -, non può essere oggi un pretesto per chiedere la violazione di leggi o, addirittura, la perpetrazione di favoritismi di ogni genere. La Sicilia è stanca di scorciatoie e scampoli di favoritismi pretesi da quanti si auto-dichiarano rappresentanti dell’antimafia».
A Palazzolo la Gesap ha concesso una proroga tecnica. «Esistono delle normative che vanno rispettate – aveva detto Colombo -. Il Codice degli appalti stabilisce che l’assegnazione degli spazi avvenga a seguito di un bando ad evidenza pubblica e che nelle more che tale gara venga espletata e ci sia l’aggiudicatario definitivo vi sia una proroga tecnica, regolarmente concessa a Palazzolo». Fino a settembre, termine entro il quale la società che gestisce lo scalo di Palermo pensa di concludere l’iter per il bando. «Serve il rispetto della legge e della trasparenza e il Cda della Gesap non avrebbe potuto fare diversamente senza commettere un illecito”.
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