La vicenda Campanella e Bocchino: il 5 Stelle “come tutti gli altri”?

LA SPERANZA E’ CHE SIA LA BASE A DECIDERE SE I SENATORI FRANCESCO CAMPANELLA E FABRIZIO BOCCHINO HANNO TRADITO LA FIDUCIA DEI TERRITORI. SENZA DIKTAT O INTERFERENZE ROMANE. CHE RENDEREBBERO QUESTO MOVIMENTO TROPPO SIMILE AGLI ALTRI PARTITI…

di Sikano

Non m’interessa molto la questione centrale sull’atteggiamento di Grillo con Renzi. Ha esagerato a non farlo parlare? Doveva dargli due minuti? Non lo so, ripeto, mi intriga poco. Io avrei avuto ancora meno pazienza e forse gli avrei dato uno schiaffo. Col senno di poi, forse, tecnicamente però non è stata una mossa del tutto azzeccata.
Ma qui il problema è un altro, anzi sono due.
Uno è: ma i “portavoce” del 5 Stelle, se restano nel perimetro della linea politica del movimento (che in questo caso è quella dell’opposizione dura a Renzi), hanno o no diritto di parola? In fondo i reprobi si sono smarcati da Grillo appena appena per una questione di tattica di comunicazione, non per la linea politica. Non possono dire neanche questo? Ma che razza di Movimento è il 5 Stelle? Credo che noi cittadini, semplici elettori, abbiamo tutto il diritto di sapere. Non basta sapere che sono gli unici che possono mettere in difficoltà il sistema per essere votati…
Ma il problema vero è un altro, secondo me gravissimo, specialmente per noi siciliani. Ammesso che abbiano sbagliato, che sono arrivisti, traditori, corrotti, da espellere (mi pare un tantino esagerato, comunque…. mettiamo)…
Ammesso tutto ciò, che succede al meet up “Grillo di Palermo”?
La stragrande maggioranza degli attivisti dice di non saper nulla di questa epurazione, anzi fa un’accusa a dir poco gravissima: una “cricca” di 15 “monaci”, sodali del “compagno” Nuti, si è impossessata del sito e lo gestisce in maniera autoritaria.
Vi pare una cosuccia da niente? E, dico, soprattutto ai tanti pentastellati siciliani in Regione e a Roma? Che cos’è questo silenzio ipocrita?
Io credo che sia vero. O che comunque ci sia del vero che va accertato.
Se così fosse ad essere espulso dovrebbe essere proprio il Compagno Lin Piao, anzi no, Nuti, ispiratore occulto della purga staliniana o maoista che dir si voglia.
Però Nuti non si può espellere. Perché a Roma fa il “primo della classe”, distinguendosi per zelo rivoluzionario, baci antiomofobi, e soprattutto devozione al verbo di Casaleggio. E quindi la regola dell'”uno vale uno”, se la può pure macinare sotto i piedi, o no? E no! Questa cosa va fermata. E subito, prima che succeda un disastro irreparabile.
Anche perché mi ricorda il solito vecchio, vecchissimo, modo di fare politica tipico dei Siciliani, dagli antichi baroni ad Alfano. Devoti striscianti al re lontano, il quale gli “appalta” la Sicilia, dove possono fare le porcherie che vogliono. Eh no! Il 5 Stelle mi ha promesso che era diverso. Altrimenti altro che gattopardo… Andreotti come statista non era malaccio, ma qui ci dovevamo piangere Lima, in odore di mafia. E così Berlinguer aveva i suoi Occhetto e Pancrazio De Pasquale (bella gente…). E il grande Ugo La Malfa, palermitano sulla carta, ci rifilava Aristide Gunnella.
Poi venne Berlusconi, che ci garantiva Micciché o Alfano. E ora? Ora c’è il grande “lìder màximo” Grillo, il quale però ci ammannisce il fedele Nuti? E gli altri zitti zitti, sennò ce n’è pure per loro? No, amici miei non ci siamo. Questo marcio deve venire a galla. Gli elettori non sono tutti cretini come qualcuno pensa.
Si faccia un’assemblea, tante assemblee quanto tutta la Sicilia che ha eletto i senatori (il collegio era regionale) e si decida democraticamente se questi senatori hanno ancora la fiducia dei territori oppure no.
Le regole sono regole e non si rispettano a convenienza.
Possibile che nello staff non sappiano? Possibile che tutti i messaggi amareggiati che gli arrivano da Palermo sono catalogati come troll pagati dal PD? Ma allora ci siete o ci fate?
Qui abbiamo addirittura l’onore del blog di Grillo per una epurazione decisa da quattro gatti, però molto “ortodossi”. Chi mi garantisce che dopo che mi sono fatto il mazzo per farvi vincere le elezioni politiche, arriva il dittatore romano di turno che affossa COME SEMPRE i diritti della Sicilia e voi, per non perdere il posto, ESATTAMENTE COME TUTTI GLI ALTRI, vi girate dall’altro lato?
Chi mi garantisce che, per la Sicilia, voi non siate un “partito italiano” (lo dico con tutto il disprezzo possibile) come tutti gli altri?
Dov’è Cancelleri, dov’è Cappello, dov’è Tancredi e tutti gli altri? Dove sono gli altri eletti a Roma del 5 Stelle? Tutti zitti per “omertà”?
Male, male, male, molto molto male!!
Se continuate così arricchirete solo il partito del non voto, e Renzi-Draghi-Napolitano-Bilderberg avranno il tempo, nei prossimi vent’anni, di ridurci tutti a schiavi.
Ma io un partito antisiciliano, se tale si rivela, non lo voto manco morto!

Redazione

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