“Il Presidente dell’ Ars, Giovanni Ardizzone, riveda la sua decisione. Non c’è tempo da perdere”. Anche Giovanni Lo Sciuto, deputato regionale del Mpa-Pds, si unisce al coro di critiche che sta investendo l’attuale numero uno di Sala d’Ercole. Il suo ‘gran rifiuto’ di convocare urgentemente l’Aula per discutere della corretta applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano (ve lo abbiamo raccontato qui) attraverso una mozione del M5S, non passa in sordina.
La questione, come sappiamo, riguarda lapplicazione della norma secondo cui le imprese che producono in Sicilia, anche se hanno sede legale fuori, devono pagare qui i tributi. A giorni potrebbe arrivare il decreto attuativo basato, PRATICAMENTE, su una truffa. Il governo centrale sarebbe disposto a riconoscere 50 milioni di euro lanno. Non solo una cifra ridicola (secondo le stime degli esperti sarebbero almeno 5 miliardilanno ), ma anche detratta dai fondi per la perequazione infrastrutturale (articolo 38).
Da qui l’urgenza di trattare il tema a Sala d’Ercole, prima che sia troppo tardi.
Lo Sciuto è tra i firmatari della richiesta- gli altri, oltre a tutto il gruppo M5S, sono Francesco Cascio (Pdl) ex presidente dellArs; Fabrizio Ferrandelli (Pd); Alice Anselmo, Margherita La Rocca e Calogero Firetto (Udc) – e, come gli altri, non le manda a dire:
“Come può non essere urgente una questione del genere? La corretta applicazione dell’articolo 37, oltre a rendere giustizia ai siciliani, potrebbe risolvere i problemi finanziari della Regione – dice Lo Sciuto a LinkSicilia – non si possono accettare i 50 milioni proposti dallo Stato, quando alla Sicilia spetterebbero almeno tre- quattro miliardi. Per questo avevamo chiesto la convocazione urgente dell’Aula. Per evitare che il Presidente della Regione vada a Roma a firmare un accordo che ci penalizza ulteriormente”.
Come sappiamo, anche Francesco Cascio , predecessore di Ardizzone, ha definito “incomprensibile” la sua decisione, mentre secondo i grillini il no del Presidente dell’Ars ” lo pagano i siciliani”. Ancora più determinata la presa di posizione dei comitati La Sicilia e i Siciliani per lo Statuto e I Cittadini Siciliani per lo Statuto , che ne chiedono le dimissioni immediate.
Non siamo ancora riusciti a contattare Ferrandelli e i tre esponenti dell’Udc. Un partito che abbiamo sempre criticato per le sua distanza dai temi siciliani e che questa volta ci aveva stupito con la firma di suoi tre esponenti alla richiesta di convocazione urgente d’Aula. Salvo poi essere bloccati da Ardizzone, che per l’appunto, è dell’Udc. (as)
La truffa dell Articolo 37: per Ardizzone non è una questione urgente
Articolo 37, Cascio: Incomprensibile la decisione di Ardizzone
Articolo 37, M5S: La decisione di Ardizzone la pagano i siciliani
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