La tela di Penelope dell’Avviso 20

Una scure pende sull’Avviso 20/2011, il mega bando da circa 287 milioni di euro che ha trasferito il finanziamento regionale in quello comunitario. E la responsabilità ricade ovviamente su Ludovico Albert. Noi lo diciamo da tempo, forse è meglio che questo dirigente generale se ne vada, che lasci la Sicilia. Per varie ragioni.

Intanto per via di una sequela di inadenpienze dettate dal mancato rispetto di quanto previsto dalla legge regionale n.24 del 6 marzo, 1976 e successive modifiche ed integrazioni. Cosa che provocherà un voluminoso contenzioso tra lavoratori, Enti e amministrazione attiva. Non era facile. Eppure per riuscirci è stata creata una vera e propria impalcatura regolamentare in antitesi con il corpus normativo regionale.

Una forzatura con precise mire espansionistico-affaristiche? I fatti degli ultimi mesi spingono ad affermare proprio il sì. Una giungla di provvedimenti amministrativi che ha immobilizzato il sistema formativo della Regione siciliana. Si tratta di decreti dirigenziali emessi dal potente Ludovico Albert, luogotenente del triunvirato romano D’Alema/Fassino/Bersani, posto a comando della formazione professionale nell’Isola. Un ruolo delicato, il suo, nato per colpire lo status quo della formazione professionale. Un preciso impegno a smantellarla, smembrarla e ricompattarla con la cessione degli Enti formativi posti in difficoltà.

Almeno così appare, un groviglio di atti amministrativi di difficle lettura che ha spinto molti presidenti di Enti a vendere la proprieta’ con tutte le attività formative e, quindi, il finanziamento. Quindi un condottiero, prode e impavido sulla nave della formazione professionale siciliana, il nostro Albert. Almeno fino ad ieri.

Proviamo a far luce sugli altri motivi che portano a pensare al rischio aborto dell’Avviso 20/2011. Un passo del bando prevede una premialità a chi assume personale iscritto all’Albo tenuto dall’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. Infatti, ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso n. 20/2011, nell’ambito dell’attività di valutazione delle proposte progettuali è stato valutato, sulla base di un criterio premiale, l’impegno ad utilizzare personale, docente e non docente, attingendo dall’ “Elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale” in possesso di esperienza professionale coerente con i percorsi formativi da realizzare in caso di nuove assunzioni per la realizzazione dell’offerta formativa.

L’indicatore premiale è il 2.6 dell’Avviso 20/2011. Ma ragioniamo. Se l’Unione Europea finanzia, attraverso il Fondo sociale europeo (Fse), solamente progetti che prevedono il rilascio di specifiche qualifiche, come è stato possibile prevedere nel bando n.20/2011 un premio per chi avesse proceduto ad assumere non liberamente ma in maniera condizionata? Condizionata da decreti, circolari, atti di indirizzo, clausole e Delibere di Giunta. Siamo sicuri che l’impianto del bando ha superato tutti i controlli preventivi della Direzione Generale Fse a Bruxelles?

Sull’argomento, vista la sicurezza sciolinata dall’ottimo Albert, l’amministrazione attiva ha sfornato decreti dirigenziali(DDG) a go-go. Iniziamo col dire che con Decreto Assessoriale n. 5074 del 22 dicembre 2010, è stato istituito l’Elenco ad esaurimento del personale della formazione professionale. Ma, ci chiediamo: l’Elenco/Albo non esisteva già? Non era stato introdotto forse con l’art.14 della legge regionale 24 del 6 marzo 1976? I soliti misteri legati alle micidiali incongruenze albertiane.

E veniamo al D.D.G. n. 2376 del 14 giugno 2012, con cui sono state fornite specifiche indicazioni in relazione alle modalità e termini di avvio delle proposte progettuali approvate a valere sull’Avviso n. 20/2011. Poi arriva il DDG n.2376 del 14 giugno 2012 con il quale, ai sensi del l’art. 8, è stata prevista l’emanazione di un provvedimento contenente specifiche disposizioni relative alle modalità e ai termini di aggiornamento dell’Elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale.

Poi giunge a tutti noi anche la nota n. 339 del 24 /07/2012 con la quale l’Assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione Professionale, avvocato Accursio Gallo, con proprio atto di indirizzo, ha invitato il Dirigente Generale dell’Istruzione e della Formazione professionale, Ludovico Albert, alla predisposizione “degli atti amministrativi necessari per la definizione dell’elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale ”. Ed anche “All’adozione di quanto necessario per effettuare gli opportuni controlli e verifiche sulla correttezza dei dati inseriti”.

Ritorniamoi a chiedere: l’albo non esisteva già con norma regionale? Non lo sapeva l’assessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale pro tempore, Mario Centorrino? E anche l’attuale assessore Gallo, che nella vita fa l’avvocato: cosa può averlo spinto a disattendere l’art. 14 della legge regionale 24 del 6 marzo 1976? perché tutti i protagonisti di questa storia si ostinano a ignorare una legge in vigore?

I misteri si infittiscono sempre più. Senza dimenticare gli effetti della Delibera di Giunta n. 350 del 4 ottobre 2010, fortemente voluta dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dalle parti sociali. L’atto politico dispone che il personale necessario alla realizzazione delle attività formative nella Regione siciliana dovrà essere individuato tra i soggetti iscritti nel citato elenco ad esaurimento. Elenco che viene per l’ennesima volta disciplinato da un nuovo DDG del mitico Albert. Nasce il 25 luglio scorso il provvedimento n.3017 a firma, manco a dirlo, di Ludovico Albert. Il quale anticipa che ci sarà un altro provvedimento attraverso cui definire le procedure di controllo e la verifica dei dati contenuti dell’Elenco ad esaurimento.

Con la pubblicazione del DDG 3017 Albert ha ritenuto necessario fornire agli Enti di formazione professionale, accreditati dalla Regione siciliana, specifiche disposizioni relative alle modalità e ai termini di aggiornamento del l’Elenco regionale ad esaurimento. Infatti gli Enti sono tenuti ad effettuare il predetto aggiornamento delle informazioni all’indirizzo web http://2.113.128.143/anagrafica , entro il 3 agosto 2012. Inoltre, aggiunge anche che, ove si verifichi il cambiamento della condizione del lavoratore, la comunicazione dell’aggiornamento andrà fatta entro 3 giorni lavorativi dal cambiamento stesso.

Una matassa inestricabile. Non sarà facile uscirsene fuori indenni da questa palude creata da Albert ed Company. Il 3 agosto intanto è trascorso, le attività ancora non iniziano e sopratutto chi sta controllando le informazioni affluite in assessorato? Certo ancora non si conoscono bene le sanzioni per chi non rispetta le regole dettate dal DDG 3017. Ma c’e’ tempo per tutto. Albert è in vacanza fino a 27 agosto. Se l’è meritate tutte le ferie. E’ il secondo anno che i contribuenti siciliani regalano al prode condottiero vacanze di lusso. Che siano le ultime?

Certo se riponesse le armi e togliesse il disturbo… Siamo convinti che in pochi piangerebbero per la perdita di un grande esperto di sistemi formativi o chissà che. Vedremo. Mai disperare.

Giuseppe Messina

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