La parola per riassumere due intensi mesi di viaggio è inspiring. «Non riesco a trovarne un termine in italiano altrettanto significativo per esprimere quanto abbiamo visto e apprezzato in due mesi di viaggio in Sicilia». A parlare è Tommaso Ragonese, messinese, laureato alla London School of Economics, ex velista sportivo, esperto di sostenibilità ed energia rinnovabile e scrittore. Insieme al fotografo e blogger messinese Marco Crupi, hanno percorso in mountain bike duemila e 600 chilometri in Sicilia in 81 giorni.
Partiti il 4 giugno, sono rientrati in riva allo Stretto lo scorso 26 agosto. Durante il percorso sono stati documentati tutti i presidi siciliani Slow Food, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Un viaggio che è anche un omaggio ai Grand Tour del passato, non a caso ricorrono i 200 anni dalla pubblicazione del Viaggio in Italia di Goethe, e al tempo stesso la ricerca di un’appartenenza perduta da Ragonese, che ha lasciato la Sicilia più di dieci anni fa per motivi di studio e lavoro.
«È stata una grande operazione documentale – racconta lo scrittore – che ci ha permesso di tessere una rete di conoscenze e amicizie che era impensabile quando siamo partiti». E nel viaggio i due hanno avuto la possibilità di scoprire una Sicilia diversa. «Un’Isola dove ci sono tante possibilità, che potrebbero essere colte invece di continuare sempre a lamentarsi. Sembra banale ma siamo tornati con occhi diversi e vorremmo riuscire a trasmettere questo sguardo agli altri». Squarci di realtà imprenditoriale dove si sperimentano nuove forme di economia in totale armonia con l’ambiente. «Ho in mente la mietitrebbia della coop Valdibella a Camporeale che è presente come fotogramma nel nostro trailer. Qui si porta avanti un tipo di agricoltura rigenerativa e basta spostarsi in un’altra azienda, Valle del Tellaro, per incontrare Gianluca Pannocchietti, un archeologo degli alberi da frutto. Lui produce biologico al cento per cento. Pensate che come concime usa il macinato di pale di Fico d’India».
I ragazzi hanno realizzato un docufilm fotografico per raccontare il loro viaggio. E lo hanno pubblicato sul loro sito MeaningfulTravels.net. «Un grande lavoro di documentazione che dimostra come ci si perda nel vedere ciò che non va, anziché apprezzare e vedere ciò che funziona e su cui si potrebbe investire». Nella concezione di questo viaggio sono stati presenti i temi che richiamano gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sdgs) delle Nazioni Unite: mobilità sostenibile, economia circolare, energia pulita, produzione e consumo responsabili. «Il viaggio in Sicilia – conclude Tommaso – si è svolto in bicicletta, con pannelli solari e power bank per la carica delle apparecchiature elettroniche, l’impegno a non utilizzare plastica di alcun genere e generare zero rifiuti non riciclabili, utilizzare acqua e risorse responsabilmente e dare visibilità a chi condivide e mette in pratica le stesse idee».
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