La riforma elettorale Renzi-Berlusconi accontenta tutti (i Partiti) e manda a fanculo gli elettori!

LE FORZE POLITICHE ITALIANE SI SONO MESSE SOTTO I PIEDI LA VOLONTA’ POPOLARE. STRAFOTTENDOSENE DELLA COSTITUZIONE E DEL PRONUNCIAMENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE

di Carmelo Raffa

È assurdo constatare che dopo alcuni giorni dal fatidico incontro tra Renzi e Berlusconi si sono fatti passi da gigante per trovare in Parlamento un ampio consenso sulla riforma elettorale denominata “Italicum” ed alla fine si evidenzia chiaramente che gli unici che cantano vittoria non sono certamente i cittadini, ma i boss dei partiti.
Di fatto, il PD e Forza Italia hanno riproposto una sorta di Porcellum addirittura peggiorato, piegato agli interessi di ogni forza politica. Una legge elettorale, quella voluta da Renzi e Berlusconi, che rispecchia in pieno l’Italia di oggi: e cioè un paese alla deriva, con l’economia allo sbando e dove l’unica mentalità veramente vincente è quella mafiosa!

A parole le piccole formazioni presenti in Parlamento invocavano il rispetto degli elettori, le preferenze, etc ma alla fine il loro vero obiettivo era quello di abbassare la percentuale minima per entrare in Parlamento al 4,5% e, contemporaneamente, alzare la soglia per conseguire il premio di maggioranza di coalizione al 37%.

Gli unici ad opporsi a questo clima festaiolo partitocratico sono e rimangono i grillini, ma anche loro hanno le loro colpe poiché non accettando nessun tipo di dialogo col neo segretario del Partito Democratico lo hanno costretto o agevolato ad intavolare una trattativa privilegiata col Belzebù.

Con questa riforma tutti i Partiti cantano vittoria: non solo quelli presenti in Parlamento, ma anche gli assenti. Infatti qualche sera fa, a “Porta a Porta”, veniva fuori che dagli ultimi sondaggi Matteo Renzi per raggiungere il premio di maggioranza, ora fissato al 37%, dovrà supplicare ed imbarcare anche Italia dei Valori.

Anche la Lega per il tramite del Cavaliere è stata appagata e soddisfatta e raggiungendo il 9% in almeno tre Regioni sarà presente nel futuro Parlamento. E la volontà degli elettori? E chi se ne frega!, recitava il Grande Totò!

Non introducendo le preferenze, non accettando le primarie obbligatorie, non accettando alcuna possibilità di scelta da parte degli elettori e delle elettrici non si può che affermare che, ancora una volta, sarà calpestata la volontà popolare. Ancora una volta i vari Berlusconi, Renzi, capi e capetti vari decideranno chi ci rappresenterà in Parlamento e ciò sicuramente in dispregio alle regole democratiche sancite nell’attuale Costituzione Italiana.

Ed in particolare Matteo Renzi che aveva sostenuto da sempre,anche nelle primarie che lo hanno incoronato Segretario del PD, il diritto degli elettori ad esprimere preferenze ha da subito rinunciato scaricando su Berlusconi la responsabilità di ciò. Ma chi ci crede?

Matteo Renzi aveva dichiarato di non accettare compromessi, ma alla fine viene fuori che ha iniziato a farli: prima il grande inciucio con Silvio Berlusconi e poi, dopo avere offeso gli oppositori interni, per recuperarli. Ha raggiunto con loro dei compromessi tra i quali ne traspare chiaramente uno nella nostra Sicilia che vede candidato della nomenclatura PD il giovane cuperliano Fausto Raciti.

Cosa ci aspettiamo ancora? Almeno una sola cosa da questi riformatori: il coraggio di sottoporre con un referendum popolare e senza quorum il testo della riforma elettorale che approveranno.

Ci verranno a dire che ciò comporta dei costi? Una grande minchiata, perché il referendum lo possono benissimo abbinare alle vicine elezioni europee.

Questi signori non hanno ancora capito che la gente è stanca della politica. La gente è stanca di sentire parole della nomenclatura che parla di rilancio dell’occupazione per poi constatare che i disoccupati aumentano sempre più. La gente è stanca di pagare molte tasse e come contropartita avere servizi sempre più scadenti. E se la gente italiana è stanca quella siciliana lo è molto di più.

Redazione

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