In dieci anni in Sicilia sono scomparse più di seimila attività di piccolo commercio al dettaglio. E, andando avanti così, nei prossimi dieci anni le saracinesche delle botteghe sull’Isola potrebbero restare tutte abbassate. I dati elaborati dall’Istat nel decennio che va dal 2009 al 2019 fotografano una realtà drammatica che, adesso, l’emergenza dovuta alla pandemia del Covid-19 rischia di peggiorare ulteriormente, considerata la scarsa propensione delle piccole realtà alla vendita online. Eppure ortofrutta, macellerie, panifici, pescherie, salumerie e alimentari sono botteghe portate avanti da artigiani del cibo ai quali andrebbe riconosciuto anche un valore sociale di salvaguardia della tradizione e della cultura dei territori e di creazione di comunità.
«Senza l’ausilio di strumenti adeguati a fronteggiare la concorrenza spietata dei colossi settoriali della grande distribuzione, il rischio che possano sparire, nel giro di qualche decennio, è piuttosto alto». Un segno di resistenza arriva a Catania da Beefood. Una piattaforma online (dal 21 settembre) che punta a mettere in contatto le piccole botteghe con i consumatori, specie quelli più attenti alla qualità e alla tracciabilità del cibo. «La nostra realtà – spiegano dall’azienda – nasce da un bisogno insoddisfatto da parte di un mercato che vira sempre più verso la massificazione dei prodotti e la delocalizzazione delle fonti produttive». Beefood, invece, vuole essere un luogo in cui clienti e commercianti selezionati si incontrano.
«Le botteghe alimentari sono il nostro punto di forza – spiegano – ma entrano a fare parte del nostro circuito solo attività che si distinguono per serietà ed esperienza». In ognuna delle vetrine di Beefood spiccheranno il volto del proprietario dell’attività commerciale, la storia del negozio e tutte le informazioni necessarie. «Per fare in modo che, sin dal primo impatto, si possa creare una relazione di fiducia con gli utenti per la spesa di tutti i giorni o anche per la selezione dei prodotti di nicchia, come quelli a marchio Dop o Igp». Dalla vastedda del Belice al piacentinu ennese fino al pistacchio di Bronte.
Consegnati a domicilio (entro due ore dall’ordine) o con il ritiro in bottega saltando la fila, l’utente sceglie i prodotti e seleziona la bottega in cui acquistarli. Finita la spesa, si può scegliere se pagare in contanti o con la carta. «Inoltre – concludono da Beefood – c’è anche la funzione che permette di visualizzare le recensioni lasciate dagli altri utenti e quella di contattare la bottega durante la fase di acquisto».
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