Nuovo siluro del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al Governo regionale di Rosario Crocetta. Questa volta, il tema è quello dei rifiuti e delle discariche.
Di fronte ad una nutrita platea di Sindaci, assessori comunali, Presidenti di Srr, amministratori, imprenditori, associazioni ambientaliste e semplici cittadini presenti al convegno L’evoluzione della gestione dei rifiuti in Sicilia: Modelli sperimentali ed esperienze a confronto, il Primo Cittadino del capoluogo siciliano, che è anche Presidente dell’ANCI Sicilia l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha sferrato un attacco a 360 gradi «alle carenze impiantistiche e all’inadeguadezza del sistema pubblico, che negli anni è stato fortemente sbilanciato rispetto al sistema delle discariche private».
Ma se questa critica può considerarsi storica, ce ne sono altre, ancora più appuntite, che riguardano il presente. Per Orlando, infatti, «sono incomprensibili ed illogiche le scelte della Regione che, a fronte della disponibilità del Sindaco di Palermo e della RAP a consentire l’utilizzo della discarica di Bellolampo anche a tutti i Comuni della Srr Palermo Area Metropolitana, dirotta gli stessi verso altri siti, distanti centinaia di chilometri, costringendo le amministrazioni e le comunità locali ad affrontare enormi costi economici, sociali ed ambientali».
Un siluro che arriverà pure sul tavolo de magistrati. Il Sindaco di Palermo ha annunciato che, in proposito presenterà, con la RAP, gestore della discarica di Bellolampo, un esposto alla Procura della Repubblica.
Insomma per una volta non è Crocetta ad annunciare esposti, ma uno dei suoi più acerrimi nemici (politici) e su un argomento delicatissimo. Basta ricordare, a questo proposito, le denunce dell’ex assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, contro la gestione delle discariche e contro il sodalizio tra Crocetta e Confindustria Sicilia (il vice è Giuseppe Catanzaro, gestore della discarica privata di Siculiana, nell’Agrigentino).
Sarà interessante vedere come reagirà anche l’attuale assessore al ramo, Vania Contrafatto, ex pm molto criticata, per la sua scelta di entrare nel Governo regionale, dal Procuratore capo di Palermo, Leonardo Agueci. Il quale ha parlato di «un esempio, per certi versi, molto più grave degli altri colleghi entrati in politica, delle interferenze del mondo della politica sull’attività inquirente, in particolare della Procura della Repubblica, che finisce per danneggiarci».
Soprattutto in un momento in cui, nel mirino, come ha ricordato il procuratore, c’è proprio la Pubblica amministrazione.
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