Attesa per la serata inaugurale del Bellini Festival, manifestazione dedicata al compositore etneo che dal 2009 è organizzata da Enrico Castiglione. La kermesse, quest’anno, si aprirà nella cornice di palazzo Biscari. La 13esima edizione del Bellini Festival arriva dopo una querelle ingaggiata con la Regione Siciliana, finita, pochi giorni fa, in tribunale dopo che Manlio Messina, assessore allo Spettacolo della giunta Musumeci, nei mesi scorsi aveva annunciato la Bellininfest, altra iniziativa dedicata al Cigno catanese, con concerti ed eventi svolti sempre stesso periodo a Catania. Per Castiglione, viste le similarità nel nome e di alcuni contenuti dell’evento, si presentava il rischio concreto di un plagio. Motivo per cui prima ha inviato delle lettere di chiarimento alla Regione e, successivamente, si è rivolto al tribunale, che ha ritenuto «minime e impercettibili» le differenze tra i due festival, dandogli ragione. Adesso il Belli(n)fest dovrà procedere al ritiro del logo.
«Nessuno può accostare il nome di Bellini a nessun altro festival, perché uno esiste già, il Bellini Festival ed è legalmente tutelato – afferma Castiglione – Sono sorpreso del fatto che la Regione non rispetti la legge. L’ordinanza del giudice inibisce la Regione a utilizzare il nome Bellininfest. Aggiungere una n al nome lo considero fanciullesco e ridicolo: è un palese plagio al nostro marchio. Sono contento che si parli di Bellini e si devono organizzare manifestazioni su Bellini, ma non lo si può fare accostando il suo nome accanto a Festival».
Intanto la Regione, attraverso Manlio Messina, ha annunciato che si opporrà all’ultima decisione dei giudici. «L’amministrazione è pronta a presentare l’imminente opposizione – dichiara Messina – L’assessorato provvederà al ritiro del nome BelliniFest dal materiale divulgativo e promozionale dove è presente il logo, lasciando inalterato il ricco programma dell’evento in onore del Cigno. Nulla oppone il giudice – precisa Messina – sullo svolgimento della manifestazione, ma limita esclusivamente l’uso del nome dell’evento». L’assessore in ultimo auspica la più rapida soluzione della vicenda. «Fiduciosi – conclude – che venga riconosciuta la legittimità dell’azione della Regione».
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