Contattare un assessore regionale per un chiarimento, una dichiarazione, una replica? Difficile. Sapere esattamente cosa è successo e di cosa si è discusso in una riunione di Giunta o nelle sedi degli Assessorati regionali? Un’impresa. Sono anche queste le conseguenze della mancanza di un ufficio stampa alla Regione.
A meno che, infatti, non si rientra nella rosa dei ‘benedetti’ e quindi si conoscano i numeri dei cellulari degli esponenti del Governo, cercare di mettersi in contatto con le istituzioni, per la stampa, è diventato un dramma. Un valzer di telefonate, da un ufficio all’altro, in cerca di qualcuno che possa fare da ponte; comunicati incomprensibili scritti dal primo che passa, senza l’indicazione di un numero di telefono per eventuali domande. Ovvio che questo stato di cose non giova innanzitutto all’informazione cui i cittadini hanno diritto. Eppure, la Regione Siciliana, unico caso in Italia, non ha ancora istituito un nuovo ufficio stampa, fatto da professionisti seri, scelti con criteri trasparenti, rintracciabili e disponibili per tutti.
Così a distanza di un anno dalla decisione del presidente della Regione Rosario Crocetta, di licenziare i 21 giornalisti dell’ufficio stampa della Regione assunti dall’allora Governatore, Salvatore Cuffaro, l’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia e l’Assostampa, in una conferenza stampa, stamattina a Palermo hanno sottolineato “il grave comportamento di maleducazione istituzionale del governatore che ha mostrato disprezzo per gli organismi di categoria, negandosi al confronto, continuando a confondere comunicazione e informazione, e proseguendo ad inviare comunicati di suo pugno, o scritti dai suoi assessori, malgrado alla Procura di PALERMO sia aperto un fascicolo per esercizio abusivo della professione e Ordine e Assostampa abbiano presentato altri due esposti per omissione d’atti di ufficio”.
“E’ davvero uno scandalo – hanno affermato i rappresentanti di Ordine e sindacato Riccardo Arena e Alberto Cicero – come la nostra Regione sia l’unica in Italia senza un ufficio stampa e che proprio il presidente Crocetta, che si e’ eretto a paladino della legalita’, non rispetti precise disposizione di legge”.
L’Ordine e l’Assostampa siciliana, come racconta l’Ansa, hanno fatto il punto della situazione sulle denunce e i procedimenti in itinere. I rappresentanti dei due organismi di categoria hanno presentato un dossier (consultabile sul sito http://www.assostampasicilia.it/pdf/21-sono-troppi.pdf) dal titolo “Tutte le bugie di Crocetta sull’ufficio stampa della Regione” con il quale hanno voluto smentire il Presidente su tutte le sue esternazioni sulla vicenda.
Alla conferenza stampa c’era anche il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi che ha ribadito come “la questione, unica nel suo genere in Italia, e’ ormai diventata di portata nazionale e proprio la prossima settimana sara’ di nuovo affrontata con il conforto dei legali dopo che la vicenda e’ adesso passata all’esame della Corte Costituzionale, investita del caso dai giudici di PALERMO”. “
Mentre il vice segretario nazionale della Fnsi , Gigi Ronsisvalle, si è augurato che “il Presidente non tiri in ballo, ancora una volta, presunte minacce o pressioni di carattere mafioso”.
Presidente Crocetta, lei da che parte sta? Altri consigli per la stampa?
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