Un regalo di nozze molto particolare la cui origine, dopo 95 anni, è ancora avvolta nel mistero. Si tratta del mosaico liberty del panificio Morello che raffigura Demetra, la dea della fertilità, riportata all’antico splendore insieme all’insegna del negozio, anch’essa Liberty, dopo otto mesi di un delicato restauro. Lavori che stavolta, dopo una lunga indagine, hanno permesso di svelare l’anno di realizzazione, il 1921, ma non ancora il nome dell’autore. Allora come oggi, comunque, davanti alla Pupa al Capo si rimane incantati dalla bellezza commovente dell’opera. E l’emozione colpisce al cuore tutti gli intervenuti alla presentazione del restauro a palazzo Ajutamicristo, sede della sovrintendenza regionale ai beni culturali che ha ospitato il mosaico in questi mesi.
Il mosaico liberty lo scorso maggio è stato staccato dal prospetto di palazzo Serenario per essere sottoposto a tutti le cure del caso. E il restauro è stato possibile grazie all’interessamento di diversi privati e associazioni, tra queste Salvare Palermo che inizia a occuparsene nel 2014 e coinvolge anche il circolo dei canottieri Lauria e i social influencer di Palermo che lanciano un crowdfunding per raccogliere fondi, circa otto mila euro. «Nonostante piccoli atti di vandalismo tutto sommato il mosaico si è mantenuto bene – dice Rosanna Pirajno presidente di Salvare Palermo -. Il restauro è stato possibile grazie a tante piccole ma determinanti collaborazioni – aggiunge – grazie a una sintonia perfetta tra tutti i soggetti coinvolti».
«Un’opera perfettamente integrata col mercato che speriamo di riportare al luogo d’origine, al Capo, nel giro di qualche mese, quando finirà il restauro del Palazzo del Panificio storico – afferma Silvana Lo Giudice di Salvare Palermo – la raccolta fondi è stata articolata, adesso dobbiamo preservare e conservare questo bene. Un grazie anche all’Università di Palermo per le indagini preliminari fatte. Ringraziamo il circolo dei Canottieri Lauria, l’Ance, Sicily by car e gruppo social influencer che ha promosso una campagna di crowfunding. Un grazie anche a Salvo Piparo per il video che ha realizzato per spingere la campagna e infine grazie alla famiglia Morello che ha resistito e al comune di Palermo ha dato il patrocinio».
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