ORMAI DA SETTIMANE NELLA FRAZIONE MESSINESE CHE SI AFFACCIA SU TIRRENO SONO TORNATI A RIPETERSI GLI INCENDI. GLI ABITANTI SONO SPAVENTATI. E LA REGIONE CHE FA? FUGGE! DA STASERA IL PRIMO CITTADINO, RINO BERINGHELI, SI TRASFERISCE NELLA FRAZIONE: “DA QUI NON MI MUOVO FINO A QUANDO NON ARRIVERANNO LE AUTORITA'”
Ormai Canneto di Caronia non fa più notizia. Il piccolo centro del Messinese che si affaccia sul Tirreno, dove da anni succedono fatti mai del tutto spiegati, continua ad essere al centro di improvvisi incendi provocati, a quanto pare, da campi magnetici di elevata intensità. Fino a domenica scorsa, in seguito alle proteste della popolazione, la zona è stata presidiata dai volontari della Protezione civile regionale. Da lunedì scorso, anche il presidio si è reso uccel di bosco.
Così gli abitanti di Canneto di Caronia – frazione di Caronia – sono stati molto ‘italianamente’ abbandonati al proprio destino. Il Governo Renzi, per ora, ha altro a cui pensare, a cominciare dallo sbaraccamento dello Statuto dei lavoratori. Il Governo regionale di Rosario Crocetta in queste ore è impegnato a rilanciare le sorti elettorali del Megafono.
Anzi – come vedremo più avanti – il Governo Renzi qualcosa sta provando a fare. Mentre il solito Governo Crocetta, trattandosi di una cosa seria, viene dato per ‘disperso’.
La cosa non piace al Sindaco di Caronia, Calorero ‘Rino’ Beringheli (foto a destra, tratta da ilfurioano blogspot), che stasera, con tanto di fascia tricolore, si recherà nella frazione di Canneto di Caronia per dare assistenza alla popolazione.
“Da stasera – ci dice il Sindaco Beringheli – mi trasferisco a Canneto di Caronia. E non mi muoverò di lì fino a quando non verrà ripristinato il presidio della Protezione civile regionale. E’ semplicemente incredibile che, dopo anni, le autorità scientifiche non siano venute a capo di questa incredibile storia. Il risultato è che gli incidenti continuano, probabilmente perché le cause che li provocano non sono state ancora rimosse. La popolazione è impaurita e le autorità regionali se ne lavano le mani”.
Su questi fatti non sono mancati gli studi. Per ora si sa soltanto che questi fenomeni sono provocati, come già accennato, da campi elettromagnetici di elevata intensità.
Qualche tempo fa è stato deciso di collocare alcuni sensori nel basso Tirreno. Questo perché, con molta probabilità, è dal mare che arrivano questi tremendi flussi magnetici. Poi, però, non se n’è fatto più nulla. Forse perché ci potrebbe essere il ‘rischio’ di scoprire veramente il perché, a Canneto di Caronia, dai primi anni del 2000, anche se non a ritmo continuo, si susseguono questi strani fenomeni.
Si dice che questi incendi potrebbero essere legati alla sperimentazione di nuove armi in corso nel basso Tirreno. O ad altre sperimentazioni, legate, per esempio, ai mutamenti climatici.
In un Paese serio, già da tempo, tutta la zona sarebbe stata presidiata da sensori per individuare da dove arrivano questi flussi elettromagnetici. Ma non sembra il caso dell’Italia e, soprattutto, della Sicilia, l’Isola del Muos di Niscemi, dei droni di Sigonella, dell’aeroporto Birgi di Trapani che interrompe i voli civili se gli americani vanno alla guerra nel Mediterraneo (come è successo con la Libia).
In una Sicilia militarizzata, governata da ‘ascari’ che cambiano opinione su questioni cruciali (come dimenticare il presidente Crocetta che nella campagna elettorale del 2012 voleva smantellare il Muos e che, appena eletto governatore della Sicilia, ha definito lo stesso Muos uno “strumento di pace”). Secondo voi una Sicilia governata da questi personaggi ha speranza di sapere chi è che fa esperimenti nel Tirreno?
“Io, intanto, da qui non mi muovo più fino a quando non arriverà il presidio della Protezione civile regionale”, ribadisce il Sindaco Beringheli.
Il primo cittadino ci dice che ad agosto, a Canneto di Caronia, è arrivato il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli. Il quale, il 9 settembre, ha convocato a Roma un a riunione con i rappresentanti di quattro Ministeri (Interni, Difesa, Salute e Ambiente), della Regione siciliana e della Prefettura di Messina.
“L’obiettivo della riunione – ci dice sempre il Sindaco – è la ricostituzione di un gruppo di lavoro per esaminare gli studi fatti finora, magari per aggiornarli”.
Insomma, se la Regione ‘latita’, la Protezione civile nazionale qualcosa sta provando a fare. Per la cronaca, su Canneto di Caronia, nei primi anni del 2000, ha indagato un comitato interistituzionale. Ed è a questo che si riferisce, a quanto pare, Gabrielli, quando parla di riesaminare gli studi effettuati qualche anno fa. E di aggiornarli.
Intanto i fenomeni strani, in Sicilia, sono aumentati. ‘Celebre’, ormai, la galleria di Tremonzelli, dove, ogni tanto, le automobili ‘impazziscono’.
Da segnalare un’ulteriore stranezza: il progetto di un centro internazionale, per ‘studiare gli astri’ sulle Madonie, guarda caso sponsorizzato dalla Nasa.
Ce li vedete, poi, gli americani che piombano sulle Madonie per osservare le stelle, come Don Frabrizio Salina?
Sarà perché siamo rompiscatole, ma a noi questa storia di Canneto di Caronia non convince. Così come non ci convince la galleria di Tremonzelli. Per non parlare del Muos. E figuriamoci se ci convince “l’Osservatorio astronomico’ sulle Madonie. Chissà cosa stanno combinando questi ‘banditi’ nel basso Tirreno.
Vedremo cosa emergerà con il futuro comitato della Protezione civile. Ammesso che si materializzerà, perché il rischio che gli facciano fare la fine dei sensori nel basso Tirreno, a nostro modesto avviso, c’è, eccome se c’è!
Foto di prima pagina tratta da gialli.it
Il Comune di Catania ha diffuso una nota con la quale fornisce alcuni dettagli utili…
Oltre quattromila botti illegali, per un peso di oltre 170 chili di prodotti pirotecnici, appartenenti alle categorie…
Incidente sull'autostrada A29 Palermo-Trapani. Un tir che trasporta delle bombole di gas è uscito di…
Furto con spaccata nella lavanderia self service Speed Queen, a Palermo. Alcuni ladri sono riusciti…
Tre giovani sono finiti in ospedale per ferite causate dallo scoppio di petardi. Oltre al…
Due arresti per spaccio di droga a Palermo. Un 23enne e un 36enne, già noti…