Una decine di imbarcazioni che si mettono in fuga dopo essere stata scoperte a pescare novellame. La scena è quella che si sono trovati davanti gli operatori della Guardia costiera di Catania. Impegnati la notte scorsa in una attività di contrasto alla pesca illegale e alla cattura di specie sottomisura. Il lavoro delle forze dell’ordine ha coinvolto tre unità navali e alcune pattuglie da terra.
Le barche, tutte intente a pescare nel golfo del capoluogo etneo, sono state raggiunte e dirottate sul molo. A questo punto i militari hanno proceduto al sequestro dell’attrezzatura da pesca oltre ad effettuare sanzioni per un totale di 20mila euro. Tra il materiale portato via sette reti da pesca per una lunghezza complessiva superiore a 500 metri. L’attività ha portato anche al sequestro di una rete a strascico, particolarmente dannosa per l’ecosistema marino.
Durante i controlli è stato fermato anche un furgone con due soggetti a bordo. Bloccati mentre erano intenti a caricare bidoni contenenti acqua di mare. Con lo scopo, secondo la ricostruzione della Guardia costiera, di bagnare il pescato esposto nei mercati rionali. In modo tale da mantenere intatto il profumo, così da farlo sembrare fresco.
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