La ‘Compagnia delle Isole’ fa lo sconto di 6 milioni di euro

Beh, se le cose stanno così ci siamo sbagliati. Abbiamo, almeno in questa fase, notizia frammentarie. Ma a giudicare dalle notizie che abbiamo, la Regione siciliana, in materia di trasporto di rifiuti e merci pericolose tra la terraferma, Ustica, le isole Egadi e Pantelleria si accinge a risparmiare circa 6 milioni di euro. Lo ripetiamo: non sappiamo se la notizia risponda al vero, ma se la notizia è questa – se non ci sono ‘trucchi’ che oggi non si vedono – il risparmio c’è. Andiamo ai fatti.

Il trasporto dei rifiuti e delle merci pericolose, per queste isole siciliane, fino al 31 luglio, è stato assicurato da due società: la NGI per Ustica e la ‘Trasporti delle isole’ per le Egadi e Pantelleria. Adesso subentra una nuova società: la ‘Compagnia delle Isole’. Nuova, per modo di dire, visto che si tratta della vecchia Siremar che avrebbe dovuto essere privatizzata e che, invece, è stata rilevata da un gruppo di imprenditori, grazie anche a una chiacchierata fidejussione della stessa Regione siciliana.

Su questa vicenda non sono mancate le polemiche. Come un ricorso al Tar Sicilia (Tribunale amministrativo regionale) da parte di una società di imprenditori messinesi e calabresi che avrebbe voluto rilevare la Siremar. Il Tar ha dato ragione ai ricorrenti. Poi, però, è intervenuto il Cga (Consiglio di giustizia amministrativo, in Sicilia organo di appello del Tar) che ha dato ragione alla ‘Compagnia delle Isole’ (la vicenda ha fatto registrare anche un sequestro di documenti degli inquirenti presso gli uffici dell’assessorato regionale all’Economia).

Stamattina, a Palermo, c’è stato un incontro tra i vertici di questa società e alcuni Sindaci delle isole. E sarebbe venuto fuori il nuovo contratto. Con le vecchie società il trasporto di rifiuti e merci pericolose (benzina, gasolio, bombole di gas per cucina e bombole di ossigeno) per Ustica, le Egadi e Pantelleria sarebbe costato, da agosto a dicembre, circa 7 milioni di euro. Con la ‘Compagnia delle Isole’ costerà solo un milione di euro. Con un risparmio netto di 6 milioni di euro. Stando così le cose c’è poco da dire.

Ricordiamo che a questo esito si è arrivati tra mille polemiche. Possiamo dire che giugno e, soprattutto, luglio sono stati mesi di fuoco. Gli amministratori di queste isole, per sensibilizzare Governo e Ars, hanno dovuto occupare la sede della commissione Attività produttive del parlamento siciliano.

I primi di luglio il Governo regionale si è impegnato a trovare 7 milioni di euro per il pagamento di questo servizio. Ma a fine luglio si è rimangiato gli impegni assunti è ha detto che non c’erano soldi.

La mancata copertura finaniaria è sembrata una forzatura. Intervenendo la scorsa settimana a una conferenza stampa concovata a Palermo dai Sindaci di Ustica e delle Egadi e dal commissario straordinario di Pantelleria, il parlamentare di Grande Sud, Toni Scilla, ha affermato che i soldi eran stati trovati.

In effetti, analizzando il bilancio – cosa che può fare chiunque abbia una anche minima conoscenza del bilancio della Regione – ci si accorge che non sarebbe stato un problema trovare i 7 milioni di euro per la proroga del servizio. Era già stato programmato – per citare un esempio – di prelevare una decina di milioni di euro dall’Upd (Unità previsionale di base) 122135: i soldi sarebbero stati presi da alcuni di questi capitoli (fondi destinati a Teatri ed Eaoss, sigla che sta Orchestra sinfonica siciliana).

La manovra sarebbe stata possibile perché il Governo Lombardo avrebbe deciso di prelevare un po’ di soldi dal Fondo sociale europeo (i fondi europei che dovrebbero servire per la formazione professionale) peer finanziare il Teatro ‘Bellini’ di Catania e altre istituzioni culturali. Cosa c’entro il Foondo sociale europeo con le organizzazioni culturali non lo abbiamo capito: ma le cose stanno così.

Non solo. Per la manovra complessiva (che ricordiamolo, prevedeva anche interventi per il trasporto pubblico, per l’Ast, Azienda siciliana trasporti e per i 22 mila precari circa degli enti locali) si prevedeva una spesa pari a circa 42 milioni di euro. Ebbene, per finanziare la manovra erano stati trovati altri 5 milioni di euro circa. Soldi che sarebbero stati prelevati dal capitolo del bilancio 108539 (indennità di mensa il cui ritardo nell’erogazione non avrebbe creato i problemi che, invece, sono stati creati ai citatdini di Ustica, delle Egadi e di Pantelleria).

In quei giorni erano stati in tanti a chiedere di ‘sganciare’ l’intervento in favore delle isole dal resto della manovra. Ma il Governo ha insistito nel tenere tutto insieme. Per poi bloccare tutto per la presunta mancata copertura finanziaria.

Sono seguiti i disagi e le polemiche. Stamattina, con i soliti ritardi, è giunta la notizia che la ‘Compagnia delle Isole’ dovrebbe iniziare il servizio a costi più contenuti. Vedremo come finirà.

Redazione

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