di Pietro Ancona
Arcifurbissima sentenza della Cassazione del Palazzaccio, degna della architettura appunto del Palazzo di Giustizia. Hanno annullato la pena accessoria che già la procura aveva proposto di ridurre a tre anni. Evidentemente un personaggio al quale viene confermata la condanna a quattro anni di carcere viene ritenuto degno di indossare la toga del senatore.
Tutto il centro della sentenza, il suo focus, è appunto nella abolizione della interdizione dei pubblici uffici e nel rinvio di questa parte ad “altra” sezione della corte di Appello di Milano (non a quella che lo ha condannato e questo solleva molti interrogativi sulla integrità che a quanto pare non viene riconosciuta alla Corte di Appello. La condanna a quattro anni di carcere confermata è un false flag. Tre anni sono già saltati con il condono, l’altro anno in un modo o nell’altro sarà limato.
Come avevo profetizzato la Cassazione assolve sostanzialmente Berlusconi condannandolo.
Credo ( ma non ho prove di questo) che la sentenza sia stato oggetto di serie trattative e limature. Da che cosa lo desumo. Da quel rinvio ad “altra “Corte per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici.
Ingiustizia è fatta! Non ci resta che fare come i lemuri che tutti insieme decidono di suicidarsi gettandosi in mare da un burrone considerato che non sembra esserci altro modo per riscattare il nostro onore.
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