La base etnea di Calenda chiama a raccolta i simpatizzanti «Ci rivolgiamo ai moderati. Pronti per le sfide elettorali»

Non bastava il caldo estivo e il bollore causato nella politica dalla caduta del governo nazionale, provocato dal Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia. A Catania, a palazzo degli Elefanti, a riscaldare gli animi ci hanno pensato alcuni sostenitori di Carlo Calenda che hanno chiamato a raccolta i simpatizzanti. In una sala Coppola senza aria condizionata per un guasto che ormai si protrae da tempo è stata ribadita la necessità di strutturare il partito anche sul territorio etneo. «Siamo concordi – ha detto Carmelo Finocchiaro, coordinatore catanese di Azione – con il patto repubblicano fondato non su slogan ma su questioni specifiche, precise. Ci rivolgiamo all’area moderata, a quella riformista ma anche al Partito Democratico che ha fatto lo sbaglio storico, in questo ultimo anno e mezzo, di andare con una forza populista come il Movimento 5 Stelle che si è rivelato uno dei problemi del Paese». 

Ai piedi dell’Etna c’è voglia di organizzare nel migliore dei modi Azione e per tale motivo «il percorso – ha dichiarato Carmelo Danzì, referente gruppo Catania con Calenda in Azionee – che si vuole iniziare in sinergia mette alla base il supporto al commissario provinciale, Francesco Italia, al quale diciamo che Catania è pronta. Con grande stima, affetto e determinazione riponiamo in lui l’onere di individuare le modalità e i tempi con le quali si daranno alla provincia catanese, in un momento solenne e democratico, gli organi del partito. Così Azione a tutti gli effetti sarà presente a Catania per svolgere un ruolo da protagonista in tutte le scadenze elettorali che seguiranno». Non un ragionamento, però, esclusivamente per il voto del 25 settembre per le nazionali o per le regionali. I fedeli di Carlo Calenda, riunti in città e provenienti anche da San Giovanni La Punta, Paternò, Adrano e Caltagirone, esprimono la necessità di dare un’organizzazione territoriale al partito e di «dare continuità agli incontri – precisa Matteo Bua – perché in caso contrario si rischia che ogni volta è come se si facesse una prima riunione». 

E in vista dell’appuntamento con le amministrative per Catania, Carmelo Danzì sottolinea: «per il Comune il partito ha chiaro non un nome ma un identikit di chi può essere un candidato che rappresenti anche il nostro partito. Deve essere un candidato che faccia la sintesi degli ideali di una forza liberale e del messaggio che il leader, Carlo Calenda, ha più volte ribadito cioè trasparenza, risoluzione, studio che sta a monte dei problemi. E quindi che non può fare il paio con il sovranismo e il pressappochismo che ha caratterizzato la politica dei giorni nostri». Insomma, fuori i pentastellati e chi ha governato male.

Umberto Triolo

Recent Posts

Grammichele: gambizzato un pregiudicato dopo una lite per la figlia, arrestati tre giovani

Un pregiudicato 40enne di Grammichele gambizzato con due colpi di pistola nella piazza centrale della…

54 minuti ago

A Catania «la povertà è allarmante»: dalla Caritas 13mila interventi in più dell’anno scorso

Aumenta la povertà a Catania. Lo rilevano i numeri dei servizi della Caritas diocesana presentati stamane…

1 ora ago

Catania, video sui social per istigare contro i carabinieri dopo il sequestro dei cavalli

«Riuniamoci e facciamogli guerra». Video pubblicati sul suo profilo social da un 60enne catanese, già…

2 ore ago

Tartaruga trovata morta in una spiaggia a San Leone. Mareamico: «Uccisa dalla plastica»

Una grossa tartaruga Caretta caretta è stata trovata morta in una spiaggia a San Leone,…

2 ore ago

Sequestri, arresti e denunce per smaltimento illecito di rifiuti in tre province

Ci sono anche province siciliane tra le 33 in tutta Italia in cui la polizia…

2 ore ago

Ispica, una casa in centro come base di spaccio: il segnale ai clienti per lasciare i soldi sul davanzale

Una casa nel centro storico di Ispica (in provincia di Ragusa) trasformata in un bunker…

3 ore ago