Si è sbloccata nella tarda serata di ieri la situazione delle navi Alan Kurdi, della ong tedesca Sea Eye, e Ocean Viking, di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. La prima è arrivata stamattina al porto di Messina con i 61 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. La seconda approderà tra qualche ora a Pozzallo con altre 60 persone.
Il via libera è arrivato dal ministero dell’Interno dopo che la Commissione Europea ha attivato la procedura per la ricollocazione dei migranti. «Alcuni Paesi europei, tra cui Germania e Francia – ha reso noto il Viminale – hanno già manifestato la disponibilità ad accogliere quote di migranti, dando atto ancora una volta del rapporto di collaborazione europea in tema di immigrazione rafforzato dal pre-accordo di Malta».
Così, a distanza di sei giorni dal salvataggio, Alan Kurdi ha potuto far sbarcare i migranti soccorsi, tra cui 17 donne, 21 minori e tre piccolissimi. Tutti verranno portati al centro di prima accoglienza di Messina e poi smistati in vari paesi europei in base agli accordi sul ricollocamento.
Nella giornata di ieri tra la ong tedesca Sea Eye e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando c’era stato un botta e risposta via social. Il comandante aveva chiesto al primo cittadino di aprire il porto della città e Orlando aveva risposto: «Palermo è una città accogliente e il suo porto deve essere aperto. Chiedo al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte di intervenire per garantire lo sbarco immediato di migranti in emergenza a Palermo». Qualche ora dopo il via libera e la scelta di Messina come destinazione, perché ritenuto il porto sicuro più vicino.
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