C’è chi la ricorderà per il ritorno di Beppe Grillo sulla scena politica italiana, chi per la grande partecipazione, ma la festa del M5s a Palermo – la manifestazione Italia a 5 stelle, che si è tenuta a settembre del 2016 al Foro Italico – porta con sè anche qualche strascico. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, Nicola Aiello, ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura per le aggressioni ai giornalisti che erano avvenute durante la kermesse.
Il giudice ha accolto l’opposizione presentata, per conto dell’Ordine dei giornalisti regionale, dall’avvocato Nino Caleca e ha ordinato nuove indagini. È stata disposta anche l’acquisizione delle immagini girate, tra il 24 e il 25 settembre, dagli operatori del Tg2 ed è stato sancito che vengano sentiti come testimoni sia i giornalisti della Rai che del Fatto Quotidiano, che avevano assistito all’aggressione subita da un’altra operatrice televisiva.
Sono stati inoltre stabiliti dal gip 60 giorni di tempo per effettuare gli approfondimenti investigativi, in modo che si possa giungere alla compiuta identificazione degli autori del reato per cui si procede. Oltre al singolo caso di aggressione, il giudice Aiello ha chiesto di accertarsi se ci siano stati ulteriori episodi violenti ad opera di militanti pentastellati.
«Il gip ha riconosciuto che si tratta di fatti gravi – commenta il legale Nino Caleca -. Il pubblico ministero aveva indicato che gli autori della presunta aggressione erano ignoti. Qui stiamo parlando di violenza privata».
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