Ispettore picchiato, in ospedale dà segni di ripresa «Recupero della coscienza e risposta agli stimoli»

«Il paziente Luigi Licari mostra oggi lievi segni di ripresa, con recupero della coscienza e con risposta agli stimoli esterni. Agli iniziali tentativi di svezzamento dal respiratore, ha presentato respiro spontaneo». Il bollettino medico arriva dall’ospedale Cannizzaro di Catania dove è ricoverato da 12 giorni l’ispettore capo della polizia municipale picchiato mentre svolgeva servizio in via del Rotolo. «Lo stato clinico generale, pur nella severità del quadro neurologico, mostra apprezzabili miglioramenti», si legge nella nota diffusa dal nosocomio cittadino.

Il vigile urbano è stato preso a colpi di casco in testa nella serata di sabato 2 settembre: secondo la ricostruzione, avrebbe impedito l’accesso alla strada interdetta al traffico a uno scooter a bordo del quale viaggiavano, senza casco, due persone. Poco dopo, un commando composto da diversi cittadini – tra i quali anche delle donne – sarebbe tornato indietro per rispondere al divieto con le mani. Alcuni avrebbero bloccato un agente di polizia stradale municipale che prestava servizio insieme a Licari, mentre gli altri avrebbero aggredito l’ispettore.

La ferita riportata sarebbe compatibile con un colpo alla testa, come raccontato in prima battuta. A quel punto Luigi Licari sarebbe caduto per terra, mentre il gruppo di picchiatori sarebbe fuggito. Trasportato in ambulanza all’ospedale Cannizzaro, l’uomo è rimasto per diversi giorni in coma farmacologico finché, la scorsa settimana, sono stati interrotti i farmaci che lo tenevano addormentato. Oggi la novità che si attendeva da giorni. 

Con l’accusa di lesioni gravissime è detenuto un ragazzo di 22 anni, residente nel quartiere di Picanello, il cui fermo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania. Il giovane avrebbe affermato di avere dato «una manata» all’ispettore. Rimane rinchiuso nel carcere di piazza Lanza.

Redazione

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