Un marchio ed un incentivo economico, per spingere gli abitanti di Caltavuturo a preferire gli esercizi commerciali del paese e far decollare così il consumo e gli acquisti delle famiglie presso le aziende locali. Questa l’idea dell’amministrazione comunale del paese madonita, guidata dal primo cittadino Domenico Giannopolo. Il progetto consiste nell’erogazione di un buono del valore minimo di 60 euro se si documentano acquisti per almeno duemila euro o fino a un massimo di 236 euro per gli acquisti che arrivano fino a diecimila euro. Non sono validi gli scontrini pari o inferiori a un euro. Gli acquisti vanno documentati al Comune attraverso la presentazione di un’istanza con allegati gli scontrini e le fatture in originale che attestino la spesa effettuata. Ad oggi sono trenta le aziende che hanno deciso di esporre il marchio Io compro a Caltavuturo. «Questa iniziativa vuole essere uno stimolo ad aumentare il consumo in sede locale per aumentare il fatturato e gli investimenti delle aziende locali – ha commentato il sindaco Domenico Giannopolo –. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di creare le condizioni, attraverso un mutamento anche di carattere culturale oltre che sociale, per mobilitare a fini produttivi risorse finanziarie che diversamente prendono la strada della rendita o di altri centri di consumo esterni a Caltavuturo». Entusiasta dell’iniziativa anche l’assessore all’Urbanistica, lavori pubblici, ambiente, servizio a rete e patrimonio, Epifanio Giardina: «Il progetto è realizzato con fondi comunali. Questo coinvolge tutte le attività economiche del paese, anche i liberi professionisti, ed è indirizzata a tutti i residenti». Passando al tema raccolta differenziata, l’assessore ha ricordato che: «Quest’anno abbiamo avviato il progetto Facciamo la differenza. Tra le iniziative abbiamo avviato un centro di raccolta di rifiuti differenziati – chiamato ecomobile, perché il centro si trasporta e non è fisso – nel quale il cittadino parta i rifiuti differenziati e gli vengono riconosciute delle premialità. Stiamo già liquidando i primi nove mesi, per un totale di circa 3.200 euro e 38.000 chili di materiale differenziato raccolto. Presto – ha concluso Giardina – ci saranno altre iniziative: un punto di raccolta per i rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettroniche; segnatura con codice a barre nei sacchetti del rifiuto conferito con porta a porta; infine, a Natale seconda ecoriffa, ovvero, un sorteggio dove i biglietti si acquistano con materiale differenziato».
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