Intesa Comune-Open Fiber per la fibra Banda larga in cento edifici e due scuole

Un accordo con Open Fiber consentirà al Comune di Palermo di estendere la connessione Internet con la fibra ultra veloce anche agli uffici che si trovano al di fuori dell’anello telematico. Ad annunciarlo, oggi, è stato il sindaco Leoluca Orlando durante l’incontro tra la giunta e la ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia.

L’anello telematico è un’infrastruttura digitale: 33 chilometri di fibra ottica in banda larga che collegano il sistema Sispi dei vari uffici comunali lungo l’asse dalla Stazione Centrale a via Maqueda, via Libertà fino alla statua, gli uffici tecnici di via Ausonia e ritorno lungo tutta via Roma. Un’opera completata nel 2007 e costata 3,5 milioni di euro di fondi europei che era rimasta ferma per anni e che è stata riattivata soltanto di recente. A questo anello telematico sono stati agganciati alcuni punti wi-fi gratuiti come quelli al Politeama o al Massimo.

Ebbene, grazie all’intesa con Open Fiber la banda larga raggiungerà anche il sistema Sispi degli uffici comunali al di fuori dell’anello telematico e inoltre saranno cablate le scuole Pertini a Brancaccio e Falcone allo Zen. Alla fine «saranno oltre cento gli edifici comunali con la fibra ultra veloce», sottolinea il sindaco. «Palermo è ormai cablata come Milano ed è la città meglio cablata del Mediterraneo».

«In questi anni abbiamo fatto tanti passi avanti attivando diversi servizi digitali – dice a Meridionews il capo area dell’Innovazione Tecnologica Gabriele Marchese -. Stanno partendo i primi servizi dell’identità digitale Spid, è già attivo il cassetto tributario digitale e i cittadini possono fare il certificato anagrafico online e versare la Tari con PagoPa, che consente inoltre la riconciliazione automatica, eliminando l’accertamento fiscale a casa. L’obiettivo è estendere PagoPa a tutti i servizi comunali online entro il 2018» e, perché no, «un domani immaginare che grazie a PagoPa si possa usufruire anche di servizi più spiccioli, come la bigliettazione, pagando con lo smartphone i biglietti per i musei comunali e per gli autobus».

Gaspare Ingargiola

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