La favola sul fuoco, l’acqua e l’onore per assicurare «di non tradire mai Catania». Inizia così l’insediamento ufficiale del nuovo sindaco Enrico Trantino. L’avvocato, vincitore delle elezioni per il centrodestra con una maggioranza schiacciante di consensi, oggi pomeriggio ha indossato per la prima volta la fascia tricolore all’interno della cornice del salone Bellini di Palazzo degli elefanti. Un passaggio di testimone che ha avuto come protagonista anche il commissario straordinario Piero Mattei. Guida del municipio con la revoca del suo predecessore Federico Portoghese, quest’ultimo indicato in un primo momento dalla Regione dopo le dimissioni dell’ormai ex primo cittadino (già sospeso) e oggi senatore Salvo Pogliese. Prima dell’ingresso in municipio proprio Pogliese, accompagnato dal sindaco di Adrano ed esponente autonomista Fabio Mancuso, ha bevuto un caffè con Trantino. Inutile il tentativo di pagare il conto da parte di Pogliese: gli espressi sono stati offerti dall’attività commerciale a cavallo tra le piazze Università e Duomo.
Subito dopo, Trantino ha raggiunto la sala Bellini accompagnato dalla moglie e dai figli. Con loro anche i consiglieri comunali eletti nella recente tornata elettorale e alcuni assessori: designati o desiderosi di essere tali. In sala anche l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il vicecapogruppo vicario alla Camera Manlio Messina. Un salone stracolmo che il nuovo sindaco non ha esitato a richiamare al silenzio perché disturbato da un fastidioso vocio durante il discorso di insediamento.
«La fascia tricolore è un simbolo pesante che non deve evocare l’immagine della carica perché la carica può in qualche modo suscitare qualche tentazione, la fascinazione del potere – ha spiegato il neosindaco Trantino – E, allora, mi piace immaginarla come segno di un incarico, di prendersi cura di qualcosa. Più proteggi, più ricevi condizione di fiducia che va conquistata. E io intendo fare questo. Credo di essere un uomo che mantiene gli impegni – ha aggiunto – Il mio impegno è quello di non tradire mai Catania e lo rispetterò». Subito dopo essere stato proclamato primo cittadino di Catania, Trantino si è recato in cattedrale a rendere omaggio a Sant’Agata, patrona della città. In chiesa Trantino ha portato un mazzo di rose bianche, fiori benedetti dal parroco della cattedrale Barbaro Scionti. Il nuovo sindaco ha poi pregato dinanzi al sacello della Santa.
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