Le indagini hanno accertato che la bambina morì per asfissia dentro al borsone in cui la madre, il 24 novembre del 2014, l’aveva chiusa prima di gettarla nel cassonetto di via Ferdinando Di Giorgi. E così, dopo una prima accusa di infanticidio, la procura inoltrò la richiesta di arresto con l’accusa di omicidio volontario.
È iniziato questa mattina, davanti alla corte d’assise di Palermo, il processo alla giovane madre, che ha altri tre figli. Non si sono costituiti parte civile né il marito, né i familiari della donna. La procura e la difesa, rappresentata dall’avvocato Enrico Tignini, hanno presentato la loro lista testi. La difesa punterà soprattutto sulle perizie degli psichiatri che hanno avuto in cura la ragazza e che dimostrerebbero, secondo gli avvocati, l’assenza di premeditazione del tragico gesto, avvenuto subito dopo il parto. La prossima udienza è fissata per il 26 ottobre.
Detriti ovunque e un furgone totalmente distrutto. A terra il corpo senza vita di una…
Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 19 lungo la tangenziale di Catania…
Un bimbo di dieci mesi è caduto dalla culla a casa e i medici della…
La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico in Sicilia,…
I giudici del tribunale di Palermo, presieduti da Franco Messina, hanno dichiarato prescritta l'accusa di peculato nei confronti…
La peculiarità della storia è che non è qualcosa di statico, ma cambia, si evolve,…