Catania e Palermo tra i capoluoghi di provincia italiani che hanno speso meno in infrastrutture stradali. Il dato arriva dal report della Fondazione gazzetta amministrativa della Repubblica italiana. La fondazione che prende in esame le spese sostenute dagli enti pubblici ne 2020, stavolta si concentra esclusivamente sui capoluoghi di provincia e sull’investimento nella gestione delle strade, per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating. Le spese dell’ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di performance positività (quando la spesa è inferiore o uguale alla media). Il rating – che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi – assegna alla migliore performance la tripla A, mentre alla peggiore viene attribuita la lettera C.
E se, secondo quanto riporta lo studio, nel 2020 Roma è il capoluogo di provincia che registra le maggiori uscite in spese per le infrastrutture stradali con 73.898.671,59 euro, seguita da Torino con 64.062.960,59 euro e Milano con 50.641.056,78 euro, Imperia è il capoluogo di provincia con le più basse spese per infrastrutture stradali nel 2020, con uscite per 6769,18 euro. Insieme al capoluogo ligure troviamo le città pugliesi di Andria e Trani, con una spesa inferiore ai 100mila euro. Anche Catania si ritrova nella classifica dei capoluoghi più «virtuosi» per spese in infrastrutture stradali, con uscite che superano appena i 100mila euro, (129.478,21), nella classifica insieme a Caltanissetta, che ha oltrepassato i 400mila euro.
Nella stessa fascia si colloca anche Palermo, con uscite per Palermo con 1.110.910,77. Con una doppia A poi seguono Messina, Siracusa e Ragusa. Secondo la Fondazione Gazzetta amministrativa, anche la città dello stretto è tra i capoluoghi che ha speso meno in infrastrutture stradali nel 2020. Lo studio delle spese per Regione, che la Fondazione Gazzetta amministrativa sta conducendo secondo i documenti del 2020 nell’ambito del progetto denominato Pitagora riguarda diversi ambiti della pubblica amministrazione e prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia. Uno dei report presi in esame da questa testata è stato quello sulla carta utilizzata negli uffici, con la Sicilia che figurava tra le Regioni in cui gli uffici pubblici registrano i più alti costi per l’utilizzo di risme per produrre documenti
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