Parchi, Iacp, Consorzi universitari. La fase due del governo Musumeci, che con quella legata all’emergenza Covid-19 condivide non solo i tempi ma anche l’auspicio di una ritrovata serenità, passerà dal rimpasto di giunta ma anche da un’infornata di nomine di sottogoverno. Una girandola di nomi che, in linea di principio, dovrebbe avere l’effetto di benefiche scosse di assestamento per la maggioranza, ma che inevitabilmente lasciano qualcuno con l’amaro in bocca.
Sui nomi in ballo poche novità rispetto a quelli annunciati l’anno scorso e poi stoppati non senza polemiche. Sul fronte ambientale, al Parco dell’Etna Musumeci torna a proporre il nome di Carlo Caputo, ex sindaco di Belpasso – con un passato nel Pd – reclutato dal presidente della Regione nel proprio ufficio di gabinetto nel tentativo – secondo i maliziosi – di aggirare i paletti imposti dalla legge Madia sui tempi da rispettare prima che gli amministratori locali uscenti possano ricevere incarichi di vertice negli pubblici. Al Parco dei Nebrodi, dovrebbe andare Domenico Barbuzza, commercialista, consigliere comunale a Sant’Agata di Militello e, pure lui, nel gabinetto di un assessorato regionale. Quello agli Enti locali, guidato da Bernadette Grasso. Per i Parchi delle Madonie e dell’Alcantara, invece, designati Angelo Merlino e Giuseppe Arena. Quest’ultimo, attuale assessore a Castel di Iudica e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, è stato vicesindaco di Umberto Scapagnini a Catania e nel 2008 eletto all’Ars con il Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo.
Per quanto riguarda, invece, gli Istituti autonomi case popolari, Musumeci, che a inizio mese ha rinnovato ancora una volta gli incarichi ai commissari, ha scelto la propria rosa dei nomi: Angelo Sicali (Catania), Mauro Scaccianoce (Acireale), Mariaelisa Mancarella (Siracusa), Girolamo Carpentieri (Ragusa), Michelangelo Agrò (Caltanissetta), Francesco Vitale (Enna). Mentre resterebbero in ballo gli incarichi a Palermo e Trapani. Le nomine, infine, riguarderanno anche il Consorzio universitario di Agrigento e quello di Caltanissetta. A prendere il timone dovrebbero essere rispettivamente Nenè Mangiacavallo e Walter Tesauro.
Prima che queste nomine vengano ufficializzate bisognerà rispettare l’iter previsto dalla normativa, ovvero il parere della prima commissione all’Ars – e in subordine, qualora questo fosse negativo, il pronunciamento dell’Assemblea – e poi i decreti di nomina della giunta. L’inizio delle attività potrebbe arrivare non prima di luglio.
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