Indagine sul commercio clandestino di ormoni della crescita. Coinvolte tante città del Sud, compresa Messina

OPERAZIONE BODY BUILDING/ SEMBRA INCREDIBILE CHE IN TEMPO DI CRISI CI SIANO TANTE PERSONE PRONTE A SPENDERE UN SACCO DI SOLDI PER GONFIARE ARTIFICIALMENTE IL PROPRIO CORPO

di Gabriele Guastella

I Carabinieri stanno eseguendo in tante province del Sud Italia arresti e perquisizioni nei confronti di un’associazione per delinquere costituita da persone che si trovano nel mondo del Body building responsabili di truffe in danno al Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Sono accusate di ricettazione e falso per un presunto danno erariale di circa 1 milione di euro.

L’operazione è svolta dalle prime ore del mattino da 220 Carabinieri dei Nas e dei comandi provinciali dell’Arma territoriale su disposizione del Gip del Tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino. L’indagine è coordinata dal procuratore della Procura di Cosenza, Dario Granieri.

Si tratta di un’organizzazione suddivisa in “cellule” in tutto il sud Italia che commerciava illegalmente ormoni della crescita utilizzando ricette rubate.

Stamani sono stati eseguiti dai Carabinieri del Nas di Cosenza sette ordinanze di custodia cautelare, due obblighi di dimora nella province di Messina e Napoli e 80 perquisizioni, anche a carico di persone non indagate, nelle provincie di Avellino, Bari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Isernia, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto.

Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno sequestrato alcuni ricettari rubati e un gran numero di flaconi di farmaci.

L’indagine dei Nas è partita d’iniziativa nel 2011 dopo la scoperta di ricette prescritte ad una persona defunta ed ha evidenziato un traffico illecito di medicinali con il principio attivo di ‘somatotropina’, anche ad uso veterinario, comunemente conosciuto come ormone della crescita.

I farmaci erano somministrati in totale assenza di controllo medico, tanto da risultare pericolosi per la salute. Per l’acquisto in farmacia gli indagati usavano ricette mediche sottratte al Servizio sanitario nazionale e successivamente intestate a persone ignare, decedute o conniventi.

Con tale sistema venivano acquistate significative quantità di farmaci fra i quali Humatrope, Norditropin Simplexx, Winstrol e Deca-Durabolin.

La “cellula madre” di Cosenza veniva usata come centro operativo e successivamente i farmaci venivano inviati verso le altre regioni del sud Italia.

Ci chiediamo come mai nonostante ci troviamo all’interno di una crisi economica profonda e forse senza precedenti nella storia, ci siano delle persone interessate a spendere molti “quattrini” per modellare artificialmente il proprio corpo, facendosi automaticamente del male.

Crediamo che lo sport sia qualcosa di stupendo e vederlo infangare in questo modo mette tanta rabbia. Confidiamo in una rapida risoluzione delle indagini per ridare dignità allo sport e alla gente che lo pratica.

 

Redazione

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