LA STESSA VIA DOVREBBE ESSERE INTRAPRESA NELLA VALLE DEL MELA, A PRIOLO, A MELILLI, AD AUGUSTA, A GELA. IN OGNI LUOGO DOVREBBERO SORGERE GRUPPI SPONTANEI DI PROFESSIONISTI SICILIANI – AVVOCATI, MEDICI, BIOLOGI, GEOLOGI, AGRONOMI, PSICOLOGI, INGEGNERI, ARCHITETTI, ECONOMISTI – PER QUANTIFICARE E CHIEDERE I DANNI ALLA MAGISTRATURA
In queste ore, a Milazzo, dopo il tremendo incendio di ieri, assistiamo al solito spettacolo. Bisogna avere pazienza, è solo un incidente, sono cose che capitano. Anzi gli abitanti di queste contrade sono anche fortunati, perché non ci sono stati morti e feriti, non ci sono state esplosioni.
Insomma, gli abitanti di Milazzo e della Valle del Mela debbono avere pazienza: tra qualche settimana ritornerà la ‘normalità’. La raffineria tornerà a lavorare a pieno ritmo. L’aria di Milazzo e dintorni ritornerà ad essere inquinata. E se il vento sarà favorevole nelle case non si respirerà il tanfo degli idrocarburi. Se il vento sarà contrario, si tornerà a fare quello che si è sempre fatto: tutti chiusi in casa, con le finestre sbarrate.
Una strada senza vie d’uscita? Non esattamente. Noi vogliano, con il nostro giornale, lanciare una proposta che potrebbe essere d’esempio per tutte le aree a rischio della Sicilia: non soltanto Milazzo e la Valle del Mela, ma anche Melilli, Priolo, Augusta, Gela.
C’è stato un incendio che ha creato panico e problemi enormi per la popolazione di Milazzo è dintorni? Bene.
Inutile sperare nella politica. In Italia non c’è più politica: ci sono solo dei cavalier serventi che mentono spodoratamente alla popolazione. Inutile sperare in Renzi e in Berlusconi che, tra l’altro, sono la stessa cosa. Inutile sperare nel Governo di Rosario Crocetta, omologo, in tutto e per tutto, a Renzi. Anzi, schiavo del Governo Renzi.
Inutile sperare nei Sindaci di Milazzo, di Priolo, di Melilli, di Augusta, di Gela.
L’unica via percorribile, per i cittadini di Milazzo, per avere giustizia, è quella di un’azione giudiziaria collettiva. Perché gli unici che possono dare giustizia agli abitanti di Milazzo sono i magistrati, non certo la politica.
A Milazzo serve un’azione giudiziaria di tutti gli abitanti. Ma per fare ciò deve nascere un gruppo di avvocati, di medici, di biologi, di geologi, di agronomi, di ingegneri, di architetti, di economisti, di psicologi che si mettono assieme e, ognuno per le proprie competenze, quantifichino i danni prodotti dall’incendio d ieri e si preparino a chiedere in danni in nome di tutti i cittadini di Milazzo.
Giusto lottare per l’applicazione degli articoli dello Statuto siciliano non applicati. Il nostro giornale lo fa. Ma questo non basta. I cittadini siciliani vanno protetti dalla prepotenza di chi gestisce le fabbriche che inquinano e uccidono. Questo va fatto a Milazzo, nella Valle del Mela, a Priolo, a Melilli, ad Augusta, a Gela.
Dunque tocca ai professionisti siciliani riunirsi e difendere le proprie città e i luoghi dove vivono i ragazzi di oggi.
Un’azione giudiziaria collettiva a Milazzo per quantificare e chiedere i danni: non soltanto i danni dell’incendio, ma anche i danni provocati da anni di inquinamento dell’ambiente.
Un’azione collettiva a Gela per quantificare e chiedere i danni prodotti dall’inquinamento.
Un’azione collettiva nella Valle del Mela per quantificare e chiedere i danni prodotti dalle centrali elettriche e dall’elettrodotto.
Un’azione collettiva Melilli per quantificare e chiedere i danni.
Un’azione collettiva a Priolo per quantificare e chiedere i danni.
Un’azione collettiva ad Augusta per quantificare e chiedere i danni.
Ebbene, quello che la politica italiana ha negato alla Sicilia in tutti questi anni può essere almeno in parte richiesto alla magistratura con azioni giudiziarie collettive.
Tutti sappiamo che i danni provocati dall’incendio di Milazzo di ieri sono enormi. Ma, possiamo stare tranquilli, la politica italia non riconoscerà questi danni agli abitanti di Milazzo.
Tutti sappiamo dei bambini nati deformi a Priolo e a Melilli. Tutti sappiamo del mercurio scaricato nel mare di questi due Comuni. Tutti sappiamo dell’inferno di Augusta. Tutti sappiamo della rada di Augusta mai bonificata. Tutti sappiamo dei morti e dei malati di leucemia della Valle del Mela, colpiti l’inquinamento. Tutti sappiamo dei disastri di Gela. E via continuando.
E’ stato un errore sperare che la politica avrebbe portato giustizia in questi luoghi della Sicilia.
Cambiamo strada: rivolgiamoci alla magistratura con azioni collettive, patrocinate dai professionisti siciliani.
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