Agenti della polizia penitenziaria rimasti intossicati dal fumo all’interno dell’Istituto penale per minorenni di Catania. Tutto è nato dopo l’incendio che è divampato in una stanza della struttura. Un gesto che secondo la sigla Uil sarebbe «l’ultimo di una lunga serie», come affermano i sindacalisti Armando Agozzino e Marco Drago. «Per spegnere le fiamme è stato necessario l’utilizzo di quattro estintori – dicono i due sindacalisti che rappresentano il personale di polizia penitenziaria – La situazione è ritornata alla normalità grazie all’intervento del personale, che è riuscito a garantire la sicurezza della struttura tutelando l’incolumità dei detenuti presenti». L’incendio sarebbe partito per futili motivi: «un modo per creare disordini e chiedere trasferimento in altri istituti», dicono i sindacalisti, che adesso chiedono all’amministrazione della struttura provvedimenti per evitare il susseguirsi degli episodi.
«Ancora una volta la polizia penitenziaria ha dato prova di essere un Corpo altamente professionale e molto capace nella gestione delle emergenze – afferma Algozzino le lodi però non bastano, occorre semmai risolvere efficacemente le criticità che affliggono la stragrande maggioranza degli Istituti, sia in Sicilia che nel resto d’Italia. Si tratta di disagi annosi come il sovraffollamento e le carenze di organico», conclude il segretario nazionale.
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