Incendio alla raffineria di Milazzo, un fiume di gente alla manifestazione di sabato

GRANDE ASSENTE, IL GOVERNO REGIONALE

Le Associazioni Ambientaliste del Comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela esprimono massima soddisfazione per la straordinaria manifestazione, svoltasi sabato 4 ottobre 2014 ad Archi (San Filippo del Mela) a seguito del gravissimo incendio scoppiato al serbatoio 513 della Raffineria Milazzo venerdì 26 settembre.

Un fiume di circa 7000 persone: donne, bambini, anziani, intere famiglie, studenti, attrezzati con striscioni, cartelloni, bandiere, maschere antigas, fischietti, provenienti da tutti i comuni del comprensorio tirrenico, hanno letteralmente invaso la piazzetta di Archi nella quale Padre Peppe Trifiró ha tenuto un intervento. Successivamente, in modo pacifico, l’enorme serpentone si è snodato per le vie di Archi e ha raggiunto l’ingresso della Raffineria dove si sono tenuti gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni.

“Le Associazioni Ambientaliste- si legge su una nota congiunta-  hanno apprezzato la presenza di qualche deputato e di numerosi sindaci del comprensorio e, in particolare del sindaco di Messina Renato Accorinti. Ciò non solleva e non annulla le responsabilità su quanto accaduto e su ciò che fino ad oggi, i sindaci del comprensorio, non hanno assolto in materia di Sicurezza, tutela dell’ambiente e della Salute della popolazione residente. Le Associazioni ambientaliste ringraziano Padre Peppe Trifirò, un decano delle battaglie per la salute e la sicurezza dei cittadini di tutto il comprensorio, per la sua incalzante determinazione.

La mancata presenza dei rappresentanti del Governo regionale e nazionale, conferma la loro assoluta incapacità e irresponsabilità sulle materie ambientali e dei beni comuni.

I Cittadini presenti, ma siamo sicuri anche coloro che per ovvi motivi non erano presenti alla manifestazione, gridano ad alta voce BASTA! Basta – prosegue la nota- con le false promesse di risanamento ambientale, con le false illusioni, con il rimandare ogni decisone sulle materie ambientali e di sicurezza. BASTA, soprattutto, con i favori personali e sociali, con le finte elargizioni economiche, con i ricatti occupazionali, con le prebende, con le assunzioni comode.

Occorre agire subito sulla gestione del territorio in caso di incidenti rilevanti e/o di un altro malaugurato evento disastroso programmando un Piano di emergenza esterno comprensoriale. I Comuni non possono/devono più agire in maniera singola ed autonoma su materie di interesse collettivo e territoriale.

In tal senso nei prossimi giorni chiederemo un incontro al sig. prefetto di Messina dott. Trotta, per analizzare e definire una serie di provvedimenti atti a superare le modalità finora attuate e nel contempo avviare un processo nuovo sulla gestione del territorio sui temi ambientali, sicurezza, salute e lavoro.

Sabato abbiamo scritto una pagina di storia!”.

Redazione

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