Incendi, giornata di mobilitazione a Palermo «Poesia e teatro in piazza per sensibilizzare»

Quattro province, decine di associazioni e centinaia di persone da tutta la Sicilia si uniscono oggi per dire no ai roghi che hanno funestato questa estate, così come le precedenti. E anche nel Palermitano, in accordo con il sit-in di questo pomeriggio organizzato da Legambiente e WWF presso la riserva dello Zingaro, in contemporanea si terranno due eventi: uno a Palermo, al Politeama, e uno a San Cipirello, all’Antiquarium Case D’Alia. Due iniziative che fanno seguito alla campagna #iononbrucio, portata avanti dall’associazione di Bagheria Ad Maiora. 

La presidentessa Rosalinda Brex spiega che si tratta degli «eventi conclusivi della nostra campagna, che ha puntato sulla sinergia tra associazioni. Abbiamo scelto di organizzare un appuntamento al Monte Jato, dove quest’anno le fiamme hanno lambito le pendici ma l’anno scorso ci fu un incendio molto più consistente. Si tratta n ogni caso di episodi di proporzioni apocalittiche che hanno stravolto lo status quo dei luoghi, che hanno drasticamente sterminato la fauna presente all’interno dei boschi e della macchia mediterranea, già in ginocchio per la inconsueta e prolungata siccità. Porteremo i dati raccolti sui social, e poi ci sarà anche una rappresentazione teatrale e la lettura di poesie».

Oltre Trapani e Palermo le altre province che hanno previsti incontri sul tema sono Piazza Armerina e Catania. «Territori diversi presentano problemi e soluzioni in modo differente – osserva ancora Brex – quel che è certo è che l‘idea comune che sta venendo fuori è che bisogna usare l’arte per sensibilizzare. Noi diciamo basta agli incendi e invochiamo una seria prevenzione per la prossima estate». 

E la conferma viene da un’altra iniziativa, avvenuta ieri e che vedrà la replica anche oggi e intitolata Sicilia Brucia D’Amor (Il fuoco che brucia nell’arte): un appello agli artisti da parte del collettivvo CAPA (collettivo artisti protezione ambiente) per lasciare un segno a Castellammare del Golfo, dove si potranno effettuare interventi pittorici sul muro perimetrale dello stadio. Ad accogliere l’appello anche Carlos Atoche, l’artista peruviano che dopo aver dipinto nei giorni scorsi un muro del mercato del Capo si e’ innamorato di un muro degradato di Capaci, trasformando quella parete in un dipinto realizzato interamente a mano libera con il solo ausilio di rulli, pennelli, scale e lunghissimi bastoni. La sua opera si può adesso ammirare in Piazza Venezia.

Andrea Turco

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