da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nei giorni scorsi, a Palermo, nei locali di Via Brunetto Latini 26, si è svolta la prima lezione della SCUOLA DI PARTITO 2012? di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ‘Sicilia Indipinnenti’.
La lezione è stata dedicata interamente al ricordo e alla commemorazione del coraggioso giornalista BEPPE ALFANO, vilmente assassinato dalla mafia nella notte dell8 gennaio del 1993, a Barcellona Pozzo di Gotto. Hanno svolto le relazioni il professore Corrado Mirto e il dottore Giuseppe Scianò. Il problema mafia in Sicilia non è un problema, ma il problema, ha dichiarato, tra laltro, Corrado MIRTO, Presidente dellFNS, che ha poi spiegato con quanto coraggio e con quanta professionalità lALFANO avesse denunziato imbrogli, ruberie, infiltrazioni mafiose e delitti vari nella vita economica e nelle istituzioni, a Barcellona ed in genere nella provincia di Messina. Così facendo, ha sottolineato MIRTO il valoroso, anzi, lEROICO giornalista, aveva messo a repentaglio la propria esistenza. Ma aveva finalmente rivelato una realtà di mafia, di corruzione e di violenza fino a quel momento sconosciuta o sapientemente OCCULTATA.
Il Segretario Politico Nazionale dellFNS, Pippo SCIANO, ha ricordato che Beppe ALFANO era stato ed era un insegnante con la passione per il giornalismo dINCHIESTA. Ma non si trattava soltanto di passione. La sua , infatti, era consapevolezza e scelta di vita. BEPPE ALFANO aveva la stoffa e lACUME del giornalista di razza, al servizio della VERITA e della LEGALITA ha precisato SCIANO, che ha cosi concluso: Per completezza di informazione RIFERIAMO che il nostro EROE (sì: EROE NOSTRO e del nostro tempo) era su posizioni di destra, della destra italiana, per intenderci. Ma niente e nessuno potevano CONDIZIONARE la sua RICERCA della VERITA.
Insomma: BEPPE, con la sua coraggiosa attività, con il suo sacrificio, con la sua coerenza, ha dimostrato (e dimostra) che i Siciliani, soprattutto i SICILIANI di TENACE CONCETTO (a prescindere dalle rispettive appartenenze ideologiche o politiche sono stati e sono, nella stragrande maggioranza, contro il sistema mafioso e CONTRO la stessa MAFIA. Costi quel che costi.
Ed infatti, in Sicilia – ha concluso Scianò – se non si eliminano la MAFIA e la cultura della MAFIA (che allignano pressoché indisturbate in taluni ambienti della POLITICA-POLITICATA), non vi potranno essere progresso, libertà o indipendenza
E neppure un minimo di strategia siciliana per la rinascita della nostra economia, né per il RISCATTO del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.
Numerosi e qualificati gli interventi. La prossima lezione che sarà tenuta dal Dottor Arturo Frasca, è programmata per la seconda metà di febbraio. Si svolgerà a MODICA, in coincidenza con la riunione straordinaria del Comitato Centrale FNS in quella Città.
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