In piazza Carlo Alberto cinquanta agenti della municipale Tensione tra gli ambulanti che ipotizzano uno «sciopero»

Una cinquantina di agenti e una ventina di auto della polizia municipale: è questo il dispiegamento di forze dell’ordine che si sono ritrovati davanti oggi i venditori di piazza Carlo Alberto. È lì che ieri mattina un vigile urbano è stato ferito alla testa con una spranga di ferro da un ambulante, nel corso di un normale controllo. «Era importante dare un segnale forte per fare capire che non ci lasciamo intimidire da ciò che è successo ieri – dicono i membri della municipale – Noi facciamo il nostro lavoro». Tra i commercianti, però, il malcontento è evidente. E alcuni di loro vagliano l’ipotesi di non presentarsi al mercato domani, in protesta contro l’amministrazione. Ma quest’ultima opzione non ha trovato l’appoggio della maggioranza. 

«Io pago per il suolo pubblico, l’Inps e l’Iva, e devo vedere accanto a me i senegalesi che vendono abusivamente senza essere disturbati», afferma Pietro, commerciante di scarpe sulla quarantina. «Noi veniamo multati se ci allarghiamo di 30 centimetri, anche se siamo regolari. La polizia faccia il suo lavoro multando gli abusivi, non quelli che sono in regola», prosegue l’uomo. E conclude: «Non posso azzuffarmi con gli stranieri ogni giorno, metterei a rischio la mia attività e quella dei miei figli. Ma non posso neanche accettare questa situazione per sempre. La polizia viene, sequestra loro la roba contraffatta ma tanto quelli l’indomani sono di nuovo qui».

«La questione non è la nazionalità, non è perché sono stranieri», interviene un altro. «La questione è l’abusivismo. In piazza Grenoble sono quasi tutti abusivi, non hanno licenza e non pagano il suolo pubblico. Ci sono persone che vendono affittano il posto abusivo a 300 euro al mese. Un abusivo affitta a un abusivo! Capisce? La polizia che fa? Va a multare quel povero diavolo che esce di 30 o 40 centimetri. È assurdo. Qui non funziona nulla, siamo nel far west e nessuno dice niente».

«Sono leggende metropolitane,  non è vero che gli abusivi affittano posti agli abusivi», sostiene Lorenzo. «A me non dà fastidio il ragazzo straniero che vende e guadagna la sua giornata di lavoro, a me non va che non ci siano regole uguali per tutti, che non paghiamo tutti allo stesso modo, a me dà fastidio l’ingiustizia che regna in questo mercato. Se un catanese vende merce contraffatta nel giro di un’ora si presenta la polizia e la guardia di finanza, mentre agli stranieri non dicono niente e sono qui tutti i giorni».

Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha deciso di indire una riunione con i rappresentanti del mercato per sentirne le posizioni e trovare una soluzione. Che non scontenti, però, gli agenti della polizia municipale: «Noi siamo soli, non riusciamo ad accontentare tutti e a risolvere i problemi che si presentano quotidianamente al centro storico».

Sanaz Alishahi

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